Ormai è un anno che siamo alle prese con il Covid 19 e molto probabilmente dovremo convivere con la presenza di questo virus per molto altro tempo ancora. Questa situazione ha creato paura e terrore che sono sfociati in una psicosi molto spesso dannosa.
Ad ogni sintomo, da un raffreddore, uno starnuto o una febbricola si ha la paura di aver contratto il Covid 19. Sempre più persone si recano a fare il tampone, sempre più contagi saltano fuori, insomma una situazione non proprio semplice.
L’informazione ci fornisce da mesi indizi, consigli, avvertimenti sui sintomi da Covid 19, e molto spesso le informazioni si contraddicono a vicenda tra una fonte e l’altra.
Tutto questo non fa altro che alimentare le nostre paure e le nostre preoccupazioni. Viviamo ogni giorno con la paura che questo virus possa mettere a repentaglio la nostra vita e i nostri affetti familiari, tanto che alla prima linea di febbre si comincia ad andare in panico. Ma quando la febbre non presagisce un sintomo da Covid 19?
A quale febbre prestare attenzione
La febbre, questa maledetta condizione di salute che ci manda in totale confusione in tempi come questi. Tutti sappiamo che si definisce febbre una temperatura corporea superiore ai 37°. Da mesi ci bombardano sul fatto che una febbre dai 37,5° in su potrebbe essere un sintomo da Covid 19, e per questo in tal caso sarebbe meglio fare il tampone.
Ma non tutte le volte la febbre si scatena per lo stesso motivo uguale, ci sono casi in cui è fisiologica e dura poche ore. A volte, durante il giorno, la febbre sale anche oltre i 37,5° per cause che nemmeno possiamo immaginare. Non ci facciamo quasi mai caso in quanto non ci viene in mente di misurarla durante particolari momenti. Vediamo in quali casi una febbricola non è un sintomo da Covid 19.
In quali casi una febbricola non è un sintomo da Covid 19
Per febbricola si intende un innalzamento della temperatura che si mantiene al di sotto dei 38°C. Al di sopra viene invece definita febbre, e in casi estremi “febbre da cavallo”.
A molte persone (ma non a tutte), in base a come reagisce l’organismo in determinate situazioni, in alcuni momenti della giornata la febbre sale anche oltre i 37,5°, per poi riscendere senza che se ne rendano conto.
Molti esperti ritengono che in particolari organismi la febbre sale subito dopo aver pranzato per poi riscendere verso la metà del pomeriggio. In determinati soggetti sarebbe la digestione a far innalzare la febbre, ma il fenomeno dura poche ore.
Un altro momento in cui la febbre potrebbe salire è dopo aver fatto dello sport. Mai misurare la temperatura corporea dopo aver fatto attività fisica, il risultato è falsato. Un eccessivo movimento fa salire fisiologicamente la temperatura del corpo, e questo è risaputo. Bisognerebbe aspettare almeno tre ore dopo aver fatto dello sport per far sì che il termometro registri un risultato attendibile.
Un altro fattore che potrebbe far salire la temperatura corporea in alcuni soggetti è un forte stress. Come tutti sanno lo stress è una reazione dell’organismo ad una aggressione esterna, quindi durante i momenti più stressanti della vita l’organismo potrebbe sentirsi sotto attacco e reagisce con la febbre, proprio come quando cerca di debellare una malattia o un’infezione.
Quando si è fortemente stressati quindi la temperatura corporea potrebbe essere superiore alla norma e tende a diminuire quando lo stress diminuisce.
In ogni caso, e soprattutto in questo periodo è sempre meglio rivolgersi al proprio medico curante in caso di febbre, ma senza andare nel panico più totale.