Perché buona parte dei quarantenni ha questa cicatrice sul braccio

Cicatrice vaccino vaiolo

Molte persone, specie la generazione degli anni 70 -80, hanno una cicatrice sul braccio sinistro che porteranno a vita, Tale segno non si trova lì per caso, ma è dovuta ad un fattore ben preciso. Vediamo di cosa si tratta.

Cicatrice vaccino vaiolo

Come tutte le cicatrici, anche questa, presente sul braccio sinistro di buona parte dei nati negli anni 70 – 80, è un segno indelebile che sarà presente a vita. Non si tratta di una vecchia ferita dovuta ad un incidente di percorso, bensì di un trattamento sanitario, se così vogliamo definirlo, obbligatorio nei decenni scorsi.

E’ un particolare condiviso da buona parte della popolazione mondiale, stiamo parlando del vaccino contro il vaiolo. Questo trattamento era obbligatorio dalla fine degli anni 50, vediamo il motivo.
Il vaiolo era una malattia infettiva causata da due ceppi del virus Variola conosciuti con il nome di Variola minor e la Variola maior. Ci fu una vera e propria pandemia a causa di questo virus, e tantissime persone persero la vita. Contagiarsi era facilissimo, si trasmetteva per via aerea attraverso l’inalazione di goccioline infette prodotte dalla mucosa orale, nasale o faringea di un malato.

Solo a partire dal 1958 le autorità sanitarie riuscirono a produrre un vaccino efficace contro il vaiolo, avviando una campagna di vaccinazione massiccia dal 58 all’86, in tutto il mondo. In Europa il vaiolo fu debellato prima, infatti l’OMS dichiarò eradicata questa patologia nel 1979.

Come funzionava il vaccino antivaiolo

Il vaccino era obbligatorio entro il secondo anno di età, il secondo richiamo veniva effettuato all’ottavo anno di età. Ad oggi la vaccinazione non è più obbligatoria, se non per coloro che stanno programmando un viaggio in quei pochi Paesi dove il virus è ancora presente.

Ma perché ha lasciato una cicatrice così evidente?
Non si trattava di una semplice iniezione, ma di una applicazione ben diversa. Veniva immerso un ago dalla doppia punta nel siero con il quale si pungeva ripetutamente la stessa zona sul braccio sinistro, in modo da diffondere meglio la soluzione.
Dopo qualche giorno si formava una vescica piena di liquido (pus), che successivamente si rompeva ed essiccava lasciando cicatrice in questione.

Grazie a questo particolare trattamento il vaiolo è stato quasi del tutto debellato in tutto il mondo, questo testimonia l’importanza dei vaccini nella lotta contro i virus.


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