C’è il rischio di una seconda ondata di Covid-19? La risposta dell’Oms

Purtroppo la pandemia non arresta la corsa e tutti ci chiediamo: c’è il rischio di una seconda ondata di Covid-19? Arriva la risposta dell’Oms.
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Il futuro sembra incerto un po’ per tutti. Non sappiamo cosa accadrà tra qualche mese a proposito del Coronavirus ma, indubbiamente, tanti se lo stanno domandando anche se tutto sembra ancora una grande incognita.

 

Oms: il covid-19 non è stagionale come l’influenza

A dibattere su questo tema è stata la stessa portavoce dell’ Oms Margaret Harris la quale è intervenuta in una conferenza sulla ripresa dei contagi a seguito di una presunta seconda ondata di Covid-19 in alcune parti del mondo, tra cui: Cina ed Europa. Le sue parole sono state chiare e ben precise a riguardo:

Non possiamo parlare di una seconda ondata, esiste solo un’unica ma grande ondata di Covid- 19 la quale non segue la stagionalità come l’influenza e si comporta in un modo a se.
Le persone stanno ancora pensando alle stagioni ma ciò che dobbiamo comprendere è che questo è un nuovo virus e, in quanto tale, non ha nulla a che fare con le altre influenze, agisce diversamente.

Poi continua:

La curva è destinata a continuare i suoi alti e bassi: andrà un poco su e poi un poco giù ma la cosa migliore da fare è quella di cercare di far appiattire la curva.

Morti di covid: superati quelli della prima guerra mondiale

Proprio L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un ultimo allarme affermando che “la pandemia sta accelerando” e corre veloce soprattutto in alcune zone del mondo. Per questa ragione non ci si può permettere di abbassare la guardia. In tal proposito l’ Oms chiede maggiori controlli i quali devono assolutamente essere più ferrei e severi.

A testimonianza del fatto che la pandemia non si arresta ci sono i dati che provengono dal tutto il mondo: nella giornata di venerdì scorso è stato registrato il nuovo record globale dei contagi. Un dato che certamente non è rassicurante visto che, già da molto temo, abbiamo superato il numero di morti totali avuti nella Prima Guerra Mondiale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non si può assolutamente paragonare il Covid-19 a nessun’ altra influenza che circola solitamente nei mesi freddi dell’anno. Qui stiamo parlando di un virus differente che ha comportamenti altrettanto diversi e “leggi” tuttora sconosciute.

Coronavirus: unica ondata con alti e bassi

Per questo si può solo parlare di una unica e grande ondata di covid-19, caratterizzata da alti e bassi.
Restano fondamentali il distanziamento sociale, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ed evitare alcun tipo di assembramenti.

Intanto i casi tonano a salire un po’ ovunque: in Spagna, Francia, Germania, Belgio e Regno Unito. Ma non solo, preoccupa la Romania prima fra tutte nell’est Europa. Resta alta l’attenzione in Iran. Per non parlare dell’India con più di 1.480.073.
Il Brasile con 2.442.375 casi e più di 87.618 morti.

Ora come ora la situazione sembra essere stabile solamente in Italia, ma a fronte della situazione globale, non si esclude che la risalita dei contagi possa esservi anche qui, soprattutto in previsione dell’autunno.
Proprio per questo restano fondamentali le misure di protezione individuale ed ogni altro tipo di precauzione atta a limitare la ripresa dei contagi. Altresì ci si auspica che, al più presto, possa essere disponibile un vaccino per la popolazione, fino ad allora resta altissima l’attenzione.


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