Crisanti ammette: “ormai siamo nei guai”, ecco perchè

Andrea Crisanti a Studio Aperto

Il virologo Andrea Crisanti si mostra soddisfatto per la riconferma a ministro della salute di Roberto Speranza, ma disapprova le soluzioni adottate finora contro il virus: “bisogna anticiparlo non rincorrerlo” ha affermato. Si mostra inoltre molto preoccupato per le varianti del virus che stanno prendendo piede in Italia: “il 20% dei contagiati presenta almeno una variante“.

Secondo il professore di microbiologia dell’università di Padova, Andrea Crisanti, la strategia adottata contro la diffusione del virus che  divide l’Italia in zone rosse, arancioni, gialle e verdi non sta dando i risultati sperati. Si mostra molto critico per quanto concerne la gestione della pandemia degli ultimi mesi definendo troppo morbide e poco severe le misure adottate.

Crisanti: “serve lockdown contro le varianti del virus”

Andrea Crisanti a Studio Aperto

Andrea Crisanti a Studio Aperto

Il virologo è molto preoccupato per le varianti del virus che ormai si stanno diffondendo nel nostro Paese. Si riferisce in particolare alle varianti sudafricana e brasiliana affermando che “dove si trovano servono lockdown stile Codogno” in una sua recente intervista a La stampa.
Sottolinea come in molti paesi d’Europa, tra i quali Francia, Germania e Inghilterra, vige ancora il lockdown generalizzato, al contrario del nostro Paese.

“Solo noi pensiamo a sciare e a mangiar fuori”, ma la verità è che “siamo nei guai” ha ribadito. Crisanti sottolinea la necessità di anticipare il virus (con il lockdown totale) per favorire il ritorno alla normalità e non di rincorrerlo, come viene fatto con l’attuale sistema a zone di rischio:
le politiche adottate fin qui sono state sempre di rincorsa al virus, mentre è venuto il momento di anticiparlo“.

Il 20% dei contagiati presenta la variante inglese e la percentuale è destinata ad aumentare. Bisognava fare il lockdown a dicembre, prevenendo tutto questo, mentre ora siamo nei guai. Possiamo uscirne solo con un lockdown duro subito per evitare che la variante inglese diventi prevalente e per impedire che abbia effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo e Israele“, afferma Crisanti.

Per quanto riguarda le strutture dove effettuare i vaccini consiglia di utilizzare tutte le strutture a disposizione per evitare lo spreco di soldi pubblici come “scuole, cinema, teatri e palestre“.

Crisanti: “Speranza è ok, ma chi lo consiglia va cambiato”

Anche se contrario alle politiche adottate finora contro il virus, Crisanti si mostra soddisfatto per la riconferma di Speranza al Ministero della Salute. Secondo il virologo il problema non è Speranza ma “chi lo consiglia e lì forse qualcosa va cambiato“.
Con tale affermazione potrebbe riferirsi in particolare a Walter Ricciardi, attuale consigliere di Speranza e al Comitato Tecnico Scientifico (Cts). Come sopra citato il virologo resta molto critico nei confronti del Cts per le politiche di rincorsa e non di anticipazione del virus.


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