Chi contrae il coronavirus e guarisce può considerarsi immunizzato contro questa malattia? Presenta anticorpi neutralizzanti in grado di proteggere l’organismo dall’infezione? La risposta a queste domande la dà il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, che intervistato nel corso della trasmissione Accordi&Disaccordi, il talk politico condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi, in onda sul Nove, fa chiarezza sulla questione.
Crisanti rivela che non è ancora abbastanza chiaro alla comunità scientifica se le persone che contraggono il virus possano reinfettarsi nuovamente, questa è una questione che è ancora in fase di studio. La cosa ormai chiara e preoccupante è che “il covid muta, siamo di fronte alla terza mutazione a livello di popolazione del virus” afferma il virologo.
Crisanti con questa affermazione lascia intendere che anche se un paziente guarito possiede anticorpi contro la malattia, questi potrebbero essere efficienti in caso di reinfezione da un coronavirus mutato, diverso dal precedente.
“Il ceppo di Wuhan” il primo covid apparso nella città cinese “è scomparso ed è stato sostituito dal nuovo ceppo che ha una mutazione che permette al virus di infettare più persone” conferma Crisanti.
“Dal punto di vista epidemiologico questo ceppo è più aggressivo” conclude.
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