Frutta secca. Ecco i motivi per cui bisogna bagnarla prima di mangiarla

bagnare la frutta secca

Se anche voi mangiate abitualmente la frutta secca, seppur sana e genuina, dovete sapere che prima di ingerirla andrebbe lavata. Può contenere tossine nocive e funghi. Ecco come procedere.bagnare la frutta secca

Tutti consumiamo frutta secca come: mandorle, noci, pinoli, anacardi ecc; lo facciamo per spezzare la fame durante le nostre merende. La frutta secca oltre ad essere davvero gustosa e può rappresentare un valido modo per fare uno spuntino salutare in quanto ricca di acido fitico, omega3, sali minerali, fibre e proteine che nel loro insieme forniscono la giusta energia al nostro organismo, quindi è un’alleata fedele del nostro benessere!

Il più delle volte siamo soliti mangiarla direttamente dal sacchetto che teniamo in borsa, precedentemente acquistato in un bar o al supermercato ed è caratterizzato da un mix vario che permette di accontentare tutti i gusti.
Può essere consumata a tutte le età: dai più piccoli fino agli anziani, ovviamente stando attenti alle possibili allergie.
La porzione di frutta secca consigliata dai nutrizionisti giornalmente è di circa 30/35 gr, ed è opportuno non esagerare con le quantità per non avere l’effetto opposto.
Ma quanti di voi sanno che all‘interno del sacchetto potrebbero esserci delle tossine pericolose per la nostra salute?
Ora che si avvicinano i festeggiamenti del Natale, sicuramente la frutta secca subirà un incremento delle vendite ma il problema selle possibili sostanze nocive resta invariato.

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PERCHE’ LAVARE LA FRUTTA SECCA PRIMA DI INGERIRLA

Anche se buona, genuina e ricca di proprietà benefiche, la frutta secca andrebbe lavata o addirittura tenuta in ammollo in acqua così da allontanare il pericolo di ingerire tossine pericolose.
Purtroppo questa non è un’abitudine frequente, anzi… forse è addirittura una pratica sconosciuta ai più, tuttavia è importante farlo.
Quando la frutta secca viene sbucciata, pulita e impacchettata subisce innumerevoli passaggi da un macchinario ad un altro, per non parlare dello stesso involucro che la contiene; in questo modo si avrà un accumulo di polvere e altra sporcizia non indifferente. Ciò comporta la formazione di micro-tossine, tossine e funghi i quali andranno a depositarsi tra le fessure e crepe comunemente presenti su questi frutti secchi.
Come è possibile ovviare a questo problema?
La soluzione è quella di lavare la frutta secca tenendola in ammollo per alcune ore.
Vediamo come procedere

AMMOLLO IN ACQUA

Procuratevi una pentola abbastanza capiente e al suo interno mettete abbondante acqua. Lasciatela in ammollo per meno 12 ore. Durante questo tempo la frutta aumenterà di volume perché imbibita di acqua.
Tirate fuori dall’acqua la frutta e lasciatela asciugare, se volete potete metterla su di una teglia e posizionarla in forno a temperatura minima così da accelerarne l’ asciugatura.
Con questa pratica semplice, oltre a lavare la frutta da eventuali sostanze tossiche presenti, eliminerete l’eccessivo contenuti di fitati (un anti-nutriente capace di limitare l’assorbimento di sali minerali importanti come calcio, magnesio, ferro, ecc) dunque aumenterete la biodisponibilità di alcune vitamine.
In questo modo il cibo risulterà più facilmente digeribile aiutato dal fatto che favorirà la produzione di enzimi utili alla digestione.

AMMOLLO IN ACQUA FINO A GERMINAZIONE

Un altro modo per eliminare funghi e tossine è quello di lasciare questo cibo in ammollo fino a germinazione.
Si procede esattamente come sopra descritto con la sola differenza che nel momento in cui iniziano a crearsi i germogli dovrete togliere la frutta dall’acqua e lasciarla asciugare su un piatto coprendo appena inumidito e coprire con un tovagliolo di carta anch’esso umido. Il processo di asciugatura richiederà circa 3 giorni ed anche in questo caso avrete la frutta secca ricca di nutrienti e amica della digestione ma rigorosamente priva di tossine nocive all’organismo umano.

Dopo aver lavato lavato la frutta secca, possiamo decidere di conservarla in frigorifero chiudendola in un barattolino di vetro. Non tenerla oltre 2/3 giorni.


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