Paulownia: la pianta anti-smog capace di abbattere l’anidride carbonica

kiri paulownia

Paulownia: la pianta anti-smog che assorbe dalle 28 alle 32 tonnellate di CO2 all’anno. E’ una risorsa preziosa per il tutto il pianeta.
Ecco perché è così importante.
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Il nostro pianeta è sempre impegnato a combattere sfide epocali che lo caratterizzano, talvolta negativamente.
Uno dei maggiori problemi che ci troviamo a dover fronteggiare è proprio l’inquinamento il quale sta danneggiando l’intero ecosistema. Forse stiamo facendo fin troppo poco per arginare il problema e, spesso e volentieri, ne siamo addirittura incuranti.

Un piccolo spiraglio di luce arriva proprio dalla natura la quale ci fornisce sempre la soluzione che, in questo caso, è addirittura eco-sostenibile e con costi relativamente contenuti.
L’attenzione è caduta su di un particolare tipo di albero, considerato sacro nella tradizione Giapponese, tanto da essere impresso sugli abiti degli antichi imperatori.

La pianta anti-smog in questione si chiama Paulownia ed è in grado di assorbire dalle 28 alle 32 tonnellate di anidride carbonica in un anno; vale a dire che ogni esemplare consuma circa dai 32 ai 36 chilogrammi di CO2 ogni 12 mesi. Si tratta di una pianta molto resistente capace che riprende facilmente una volta recisa.
Il nome scientifico di questa pianta è paulownia tomentosa e grazie alle sue preziose caratteristiche è stata ribattezzata come la pianta anti-smog, rispettosa per la natura e soprattutto amica dell’ambiente.

Lo stesso presidente di Coldiretti Padova: Massimo Bressan, ha dato particolare importanza alla coltivazione di questa pianta ed ha poi aggiunto che il suo obbiettivo è quello di avviare una rete fitta di coltivazione riguardante la paulownia. I principali obbiettivi sarebbero:

  1. Utilizzarla per favorire la produzione di Miele grazie ai suoi speciali ed abbondanti fiori.
  2. Avviare una fiorente filiera del legno,il quale risulta versatile e di buona qualità.
  3. Rispettare l’ambiente assorbendo anidride carbonica grazie alle particolari caratteristiche di questa pianta.

Paulownia: la pianta anti-smog

Molte volte si pensa che per ridurre l’inquinamento ci sia bisogno di chi sa quale accorgimento particolare. In realtà spesso la soluzione è a portata di mano e in questo caso si chiama Paulownia.

Basterebbe incrementare i boschi e ampliare gli spazi verdi presenti in città per ridurre drasticamente lo smog e le polveri sottili così da abbassare la concentrazione di Pm10 e dunque la concentrazione nell’aria dall’anidride carbonica in eccesso.
Più alberi equivale ad avere più aria pulita.
Questa è una soluzione certamente più economica ed accessibile che può essere applicata sia in città che in campagna.

Vediamo i suoi impieghi e quanto può risultare preziosa per noi e per la natura stessa.

  • La Paulownia è una pianta anti-smog in grado di assorbire dalle 28 alle 32 tonnellate di anidride carbonica all’anno, dunque ogni singolo esemplare può ammortizzare e dunque consumare dai 32 ai 36 chilogrammi di CO2 ogni dodici mesi. Ma non è finita qui.
  • Da essa si può arrivare a ricavare un buon legno, tra l’altro anche molto leggero ed elastico. Tali caratteristiche lo rendono ideale per la realizzazione di mobili, imbarcazioni di vario genere, arredo per navi, utensili per cucina eco-sostenibili e tanto altro ancora.
  • Può essere una vera e propria ancora di salvezza per i terreni franosi. Questo grazie alle sua radici che hanno la caratteristica di attecchire in profondità (tra i 50 e gli 80 cm). Dunque sono adatte per essere piantate in corrispondenza di terreni caratterizzati da dissesto idrogeologico così da incrementarne la resistenza e prevenire eventuali eventi franosi.
  • Essendo una pianta ricca di bellissimi fiori, dal terzo anno di vita, possono contribuire a produrre una grande quantità di miele: circa 5 quintali per ogni ettaro. Per non parlare del benefici che ne trarrebbero le stesse api, immerse in un habitat libero da inquinamento ed incontaminato (questo è possibile perché tale pianta non richiede trattamenti fitosanitari).
  • Cresce ad una velocità impressionante quindi raggiungerebbe il suo massimo sviluppo in poco tempo.

Questa pianta anti-smog potrebbe davvero rappresentare una risposta concreta e duratura ad un problema da sempre presente nel nostro pianeta.


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