Mentre le foreste pluviali vengono distrutte in tutto il mondo e la deforestazione contribuisce rapidamente al riscaldamento globale, una startup ha trovato una soluzione ingegnosa a parte di un problema crescente.
L’industria asiatica dei pallet permette alle imprese di esportare una vasta gamma di merci in tutto il mondo. 1,7 miliardi di pallet sono prodotti ogni anno per gli esportatori asiatici, con il risultato di un danno ambientale dovuto al taglio e al trasporto di 200 milioni di alberi di legno.
Pallet di cocco Ⓒ XANDER VAN DER BROEK
Nel frattempo, miliardi e miliardi di noci di cocco cadono dagli alberi di palma, e i loro gusci sono per lo più indesiderati dagli agricoltori che spesso finiscono per bruciarli.
Nel paesaggio tropicale dell’India peninsulare, gli alberi di cocco costituiscono una risorsa vitale nella vita quotidiana. Dall’ampio uso culinario alla generazione di una vasta gamma di articoli domestici come sottoprodotti, la noce di cocco è praticamente indispensabile nell’India meridionale. I pallet fatti con la noce di cocco potrebbero salvare milioni di alberi e possono essere una soluzione perfetta.
Di conseguenza, un mucchio di gusci di noce di cocco sul ciglio della strada, che bloccano il sistema di drenaggio, riempiono le discariche o inquinano l’aria quando vengono bruciati, non è uno scenario vista molto raro.
Anche se biodegradabili, i gusci di cocco finiscono per essere inutilizzati, nonostante abbiano molti potenziali usi sconosciuti alla popolazione urbana.
CocoPallets (Pallet di cocco)
Ma una startup olandese ha trovato una soluzione ingegnosa e ha preso d’assalto il mercato, e l’azienda è sulla buona strada per salvare 200 milioni di alberi ogni anno.
CocoPallet compra noci di cocco dagli agricoltori di tutta l’Asia e le trasforma in pallet da esportazione. I pallet usano solo la “parte esterna pelosa” della noce di cocco chiamata guscio, che viene sprecata l’85% delle volte.
Non solo questi pallet di cocco sono organici al 100%, più verdi, più economici e più compatti dei pallet di legno o di plastica, ma evitano anche indirettamente l’abbattimento di circa 200 milioni di alberi all’anno nei Paesi Bassi.
Un’antica tecnica indonesiana
La tecnologia è stata originariamente sviluppata da Jan Van Dam, uno scienziato di fibre vegetali all’Università di Wageningen. È stato ispirato a sviluppare la tecnologia da un falegname indonesiano, che gli ha presentato il prototipo tradizionale a base di cocco.
Tradizionalmente realizzata con gusci di cocco triturati e lavorati a vapore, questa tecnica quasi dimenticata è stata riportata in vita da Jan Van Dam e dal suo team in un impianto moderno.
“Abbiamo cercato dei miglioramenti e siamo arrivati a una tecnica in cui la buccia macinata viene pressata ad alta temperatura”, spiega Van Dam.
La lignina naturale nella fibra di cocco si scioglie e forma il materiale legante, rendendolo resistente alle termiti, che è un grosso problema del legno, e senza doverlo trattare con sostanze che non rispettano l’ambiente.
Il prodotto risultante è incredibilmente forte e durevole, in grado di sostenere pesi fino a 3000 kg. Il pallet usurato può essere macinato in biomassa e utilizzato come fertilizzante verde per l’agricoltura.
Il successo di CocoPallet
CocoPallets è stato ora riconosciuto per la sua tecnologia rivoluzionaria con premi da Accenture e Bloomberg, e prevede di espandersi per salvare quanti più alberi possibili.
CocoPallets non richiede trattamenti antiparassitari dannosi e costosi o sostanze che fanno male all’ambiente come pesticidi, resine sintetiche, additivi o chiodi.
L’azienda attualmente produce i pallet a Sumatra, in Indonesia, da piantagioni locali, eliminando l’intero onere dei costi di trasporto. Già popolare tra gli esportatori asiatici, l’azienda sta anche creando un reddito extra per gli agricoltori locali.
Produzione CocoPallet
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