Ti sei mai chiesta quanti anni ha l’olio di oliva che acquisti al supermercato? Cosa dovresti sapere

Olio di oliva

Quando acquistiamo una bottiglia d’ olio d’oliva, raramente ci soffermiamo a considerare la sua “età”. Dietro quell’etichetta che garantisce qualità e provenienza, si nasconde una storia di tempi e processi che può influenzare significativamente la freschezza del prodotto che condirebbe i nostri piatti. L’olio di oliva, prodotto millenario della tradizione mediterranea, è ancora oggi al centro di un processo che si scontra con la realtà di un mercato sempre più veloce e delle sue leggi di conservazione e distribuzione.

L’olio di oliva inizia il suo processo di invecchiamento non appena viene estratto dall’ oliva. Idealmente, il consumo dovrebbe avvenire entro pochi mesi dalla spremitura per poter apprezzare al meglio le sue proprietà organolettiche e nutrizionali e per essere considerato davvero ex-vergine di oliva. Tuttavia, a causa delle logiche di mercato e delle necessità di distribuzione, un olio imbottigliato è poi stoccato per mesi prima di raggiungere gli scaffali dei negozi e ovviamente prima di essere consumato da noi.

Imbottigliamento e Scadenza. Quanti anni potrebbe avere una bottiglia d’ olio di oliva acquistata oggi?

Ebbene, la risposta forse non la immaginate neppure.
Per legge, l’olio d’oliva deve riportare sulla sua etichetta la data di scadenza, più o meno fissata ad un massimo di 24 mesi dalla data di imbottigliamento per l’olio extra vergine di oliva. Ma cosa significa in termini di freschezza del prodotto?

Olio di oliva

Olio di oliva- Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Giusto per comprendere al meglio, occorre fare un breve cenno a quella che è la filiera dell’olio d’oliva, processo per processo

  • Raccolta delle Olive:
    – Selezione degli alberi da cui raccogliere.
    – Utilizzo di metodi manuali, meccanici o misti per la raccolta.
  • Trasporto al Frantoio:
    – Trasferimento delle olive in contenitori areati per evitare fermentazioni.
    – Consegna al frantoio entro poche ore dalla raccolta per mantenere la qualità.
  • Cernita e Lavaggio:
    – Eliminazione di foglie, rami e corpi estranei.
    – Lavaggio delle olive per rimuovere residui di terra e piccoli detriti.
  • Fraseatura:
    – Schiacciamento delle olive (pasta di olive) tramite molazze o frangitori.
  • Gramolazione:
    – Miscelazione lenta della pasta di olive per facilitare la separazione dell’olio.
  • Estrazione dell’Olio di oliva:
    – Metodi tradizionali (pressa) o moderni (centrifughe a due o tre fasi).
  • Separazione delle Fasi:
    – Separazione dell’olio dall’acqua di vegetazione e dai residui solidi.
  • Decantazione e/o Filtrazione:
    – Decantazione naturale o filtrazione per rimuovere residui di acqua e impurità.
  • Stoccaggio:
    – Conservazione in serbatoi di acciaio inossidabile in ambiente controllato.
  • Analisi di Laboratorio:
    – Controlli chimici e organolettici per garantire la qualità secondo gli standard.
  • Imbottigliamento:
    – Riempimento, etichettatura e sigillatura delle bottiglie in ambiente controllato.
  • Distribuzione:
    – Trasporto ai magazzini distributivi e poi ai punti vendita.
  • Vendita:
    – Esposizione sul punto vendita e acquisto da parte dei consumatori.

Nel processo che porta alla formazione di un prodotto imbottigliato, la data di raccolta delle olive è un dato cruciale che raramente viene messo in evidenza dal produttore. Tuttavia sarebbe importante poterla leggere perché questa data indica il momento in cui le olive vengono raccolte e molite, dando inizio al processo di produzione dell’olio. Purtroppo, questa informazione non è obbligatoria per legge e di conseguenza spesso viene omessa visto che potrebbe anche risultare scomoda.
Quando presente, offre al consumatore uno strumento in più per valutare la freschezza del prodotto e spesso può rendersi conto che non sempre acquista un prodotto fresco.
Quando non trovata l’annata di raccolta diffidate!!

Questo perché la normativa dice che se un olio proviene da 2 o più annate (aimè anche 3 se non 4) allora non si può più riportare l’annata di raccolta sull’ etichetta.
Ad esempio: se avete un olio , la cui etichetta riporta che va consumato entro Aprile 2024, vuol dire che questo probabilmente è stato imbottigliato ad Aprile del 2022 ma non avendo indicata una data di raccolta si può dedurre che tale olio sia un mix di oli provenienti da annate diverse, e dunque:
con la data di scadenza: Aprile 2024 e l’ imbottigliamento: 2022, sicuramente la composizione riguarderà l’ annata 2019, 2020, 2021.
Tu lo sapevi?

L’ Impossibilità di Trovare Olio di oliva “Dell’Anno”

Sulla base di questo sistema, è praticamente impossibile trovare nei negozi un olio d’oliva che indichi come data di raccolta l’anno corrente. Per esempio, non troveremmo sugli scaffali un olio etichettato come “Raccolto nel 2023” nell’anno 2023.
Ecco perché per evitare di acquistare un prodotto “invecchiato” dovremmo sempre scegliere di acquistare quello che riporta sull’etichetta da dicitura dell’ imbottigliamento. Perché per quanto possa essere relativa la data di scadenza per un olio, è importantissima quella dell’imbottigliamento per una consapevolezza alimentare!


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