Oltre il 25%della popolazione adulta Italiana ne soffre e spesso non sa neppure cos’è!Ecco come riconoscere la sindrome di Raeven che colpisce il metabolismo
La sindrome di Raeven è comunemente nota come “sindrome metabolica“. Tuttavia ci sono vari termini che indicano questa malattia:
- Sindrome da insulino–resistenza
- Sindrome Dismetabolica
- Sindrome X
- CHAOS
- Girovita da Ipertrigliceridemici
La sindrome metabolica non si riferisce ad una sola patologia, bensì su tratta una situazione clinica grave nella quale ci sono diversi fattori fra loro correlati i quali concorrono ad aumentare la possibilità di sviluppare patologie serie che comportano complicazioni al corretto funzionamento dell’apparato circolatorio, determinando patologie cardiache, ictus e diabete.
Questa condizione fa si che si generino delle anomalie metaboliche come: obesità a livello addominale, resistenza all’insulina, ipertensione arteriosa e disfunzione endoteliale.
Stando a quanto contenuto nel report dal report del National Cholesterol Education Program o NCEP, la sindrome di Raeven non va sottovalutata soprattutto perché può scatenare problemi molto seri a livelli cardiovascolare andando a influire sull’insorgenza di patologie ateriosclerotiche.
Questa disfunzione metabolica è destinata a diventare un problema sempre più dilagante, Basti pensare che sono negli Stati unito, oltre 47 Milioni di persone soffrono di questa patologia. Quindi oltre il 35%di over trentacinquenni.
Numeri altissimi che, anno dopo anno, vengono corrette per eccesso.
FATTORI DI RISCHIO CHE CAUSANO L’ INSORGENZA DELLA SINDROME DI RAEVEN
In alcuni casi la mattia è silenziosa e non sembrano esserci segnali d’allarme, tuttavia se riscontrate con i vostri occhi piu’ di una di queste patologie allora forse è un campanello d’allarme:
- Eccessivo di grasso corporeo a livello addominale ed in corrispondenza del girovita (circonferenza vita > 102 cm per l’uomo e > 88 cm per la donna)
- Resistenza all’insulina, quindi diabete alto (oltre i 110)
- Ipertensione Artetiosa ( l’ideale sarebbe 120/80 o 130/80)
- Colesterolo Hdl ( < 40 mg/dl (uomo) e 50 mg/dl (donna)
- Disfunzione erettile
- Alti valori di trigliceridi (> 150 mg/dl)
Insomma, più alto è il numero di patologia di cui si soffre, maggiore è la probabilità di sviluppare la sindrome metabolica.
Un ruolo molto importante nel contrarre questa disfunzione è data anche da:
- FATTORI GENETICI
- OBESITA’ in famiglia
- ETA’ (sono maggiormente il 25% della popolazione nel nostro territorio, con percentuali crescenti nelle fasce di età anziana)
- ETNIA ( gli ispanici e gli asiatici sembrano essere maggiormente a rischio)
Alla luce di tutto questo è buona cosa mantenere uno stile di vita sano e regolare. Mangiare cibi salutari evitando quelli troppo elaborati e grassi. Importantissima è l’attività fisica; se è possibile è bene praticarla giornalmente facendo passeggiate con ritmo medio per almeno 30 minuti.
Bere pochi alcolici e bevande eccessivamente zuccherate, eliminare il fumo e perdere i chili in eccesso qual’ora siano presenti.
Se avere un regime alimentare corretto non basta, è opportuno integrare la terapia con medicinali appositi, ovviamente da prendere dopo una visita ambulatoriale presso un medico.
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