I benefici delle orchidee: purificano l’aria di casa e migliorano l’umore

orchidee in casa

Le orchidee, oltre ad essere un eccellente ornamento per l’ambiente domestico, purificano l’aria di casa dalle sostanze inquinanti e migliorano l’umore.
orchidee in casa

Alcune piante d’appartamento, oltre ad essere belle esteticamente, sono ideali per arredare un angolo della casa donando un tocco di verde e purificando l’aria. Ve ne sono molte e tutte possiedono straordinari effetti benefici sulla nostra salute.
Quest’oggi vogliamo parlarvi di una pianta davvero particolare in quanto a bellezza: le orchidee. Secondo la NASA, questa pianta rientra tra quelle maggiormente adatte per depurare l’ambiente filtrando ed eliminando varie sostanze nocive, queste sono: benzene, formaldeide e xilene (o tricloroetilene) e sono abbondantemente presenti nell’aria che respiriamo in casa perché sprigionate da elettrodomestici, fritture, vernici dei mobili, prodotti per la pulizia, candele e non solo.

I benefici delle orchidee in casa

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Indubbiamente sono belle esteticamente e possono riempire l’ambiente grazie ai loro particolari colori, ma non si tratta solamente di piante belle da vedere, esse rappresentano un modo naturale e piacevole per depurare l’aria da tutti quegli agenti inquinanti che la caratterizzano.

  • Innanzitutto, come tutte le altre piante, sottraggono anidride carbonica dall’ambiente per trasformarlo in ossigeno: indispensabile per l’uomo.
  • Depurano l’aria da sostanze come  benzene, formaldeide e xilene. Tali sostanze sono abbondantemente presenti in casa perché derivanti da: solventi, prodotti per la pulizia e l’igiene della casa, fritture, vernici dei mobili, combustione di candele e ceri, colle e tanto altro ancora.
    L’accumulo di xilene nel nostro organismo sarebbe il principale responsabile di stanchezza cronica, irritabilità, spossatezza e mal di testa ricorrenti.
    Grazie alle orchidee possiamo favorire la depurazione dell’aria da tali sostanze nocive e altamente intossicanti così da contrastare l’insorgenza di tali disturbi.
  • Hanno la capacità di migliorare l’umore anche grazie all’ armonia che creano nell’ambiente in cui sono immerse. E’ come se ci regalassero uno sprazzo di natura e normale benessere mentale.
    Se la luce ve lo permette, sarebbe ideale posizionarne due o tre per ogni stanza!

Come curare le orchidee

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Le orchidee sono senza dubbio bellissime, quando sono fiorite si presentano al massimo della loro bellezza. Vi sono tantissimi colori e soprattutto tantissime specie, oggi vi parleremo di quella più comune: la Phalenopsis.
Le phalenopsis sono abbastanza facili da curare, tuttavia se vogliamo assicurarci una perfetta rifioritura e farle stare bene dovremmo riservare loro qualche attenzione particolare in più.

  • Questa pianta ama la luce anche se non deve mai essere esposta direttamente ai raggi solari, odia i ristagni d’acqua e non ama essere spostata, ragion per cui una volta che avete scelto la sua postazione, dovrete lasciarla lì. Il posto ideale è avanti ad una finestra o sul davanzale sempre controllando che non vi arrivi il sole (soprattutto in estate quando fa troppo caldo).
  • Potete posizionarla in casa o magari in ufficio, l’importante è che vi sia il giusto grado di luce ed umidità nell’aria.
  • Non tenetela in un ambiente freddo perché non sopporta le temperature troppo basse essendo originaria delle zona tropicali. L’ideale sarebbe non scendere al si sotto dei 18/16 °C.

Come innaffiare le orchidee

innaffiare le orchidee

Dovete sapere che l’innaffiatura sbagliata è una delle cause principali che porta alla morte questa pianta, per questo è necessario seguire alcuni accorgimenti.
Innanzitutto dovete sapere che l’acqua eccessivamente calcarea è deleteria per loro, là dove possibile, lasciate decantare per qualche ora l’acqua del rubinetto così da far evaporare le sostanze presenti al suo interno. L’ideale sarebbe utilizzare quella piovana.

Vi sono due modi per innaffiare le orchidee:

  • Per immersione: inserite completamente il vasetto di plastica della pianta all’interno di una bacinella contenente acqua a temperatura ambiente, state attenti a non far andare l’acqua tra le foglie. Lasciate che l’apparato radicale si bagni di acqua a sufficienza, vi basteranno circa 10/15 minuti, dopodiché toglietela e lasciatela sgocciolare per bene, posizionatela sul suo sottovaso ma evitate vasi e sottovasi scuri perché anche le radici hanno bisogno di luce.
  • A bordo vaso: prevede l’innaffiatura senza immergere, questa tecnica consiste nel versare direttamente un pò d’acqua dal bordo del vaso ovviamente stando attenti a non bagnare il colletto della pianta.

Ma come capire quando innaffiare un’ orchidea?
A differenza delle altre piante d’appartamento, per le orchidee, non bisogna dare acqua a cadenza regolare anzi… meglio evitare la troppa acqua. Il modo migliore per comprendere quando è il momento di annaffiare è osservando lo stato delle radici: quando queste appaiono di un verde intenso vuol dire che non c’è bisogno di innaffiare, invece se si presentano di un colore argenteo ed opache vuol dire che hanno bisogno di acqua.

Come concimare le orchidee

concimare le orchidee

Ovviamente questa è una scelta personale. Senza dubbio se stiamo attenti alla giusta quantità di acqua, alla temperatura e all’umidità presente non ci sarà bisogno di concimare la nostra Phalenopsis. Tuttavia, le piante in vaso (soprattutto quelle un pò più vecchie) tendono ad esaurire più facilmente le sostanze nutritive presenti nel substrato composto da “Bark” (terriccio per orchidee). Per questo motivo è opportuno intervenire somministrando dosi ben ponderate di concime, così da aiutare la pianta nel suo regolare sviluppo.

Per concimare le Orchidee è utile sfruttare l’azione di un prodotto con all’interno precise percentuali di macroelementi: azoto (N),Fosforo (P) e Potassio (K)oltre che: magnesio, rame, manganese, ferro, zinco, calcio, zolfo e boro.

  • Utilizzando un concime a base di fosforo e potassio nella formula di 10:30:20 (N;P;K😉 potremmo garantirci una fioritura rigogliosa con nuovi steli e tanti germogli. Ideale nel periodo della fioritura.
  • Con un concime così composto 30:10:10 (rispettivamente N:P:K) rafforzeremo le foglie e radici aiutando anche gli steli. Questa concimazione è ideale nel periodo della ripresa vegetativa.

E’ buona cosa non esagerare con le quantità ma soprattutto non occorre concimare ad ogni innaffiatura. Ad ogni modo è preferibile evitare la concimazione quando la pianta è a secco di acqua per non rischiare di bruciare le radici e dunque le stesse orchidee.

Come potare le orchidee

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Per quanto riguarda la “potatura” diciamo che non vi è una regola tanto meno un’ esigenza ben precisa.
Per potatura si intende la recisione degli steli oramai sfioriti e ad ogni modo la scelta è facoltativa. Se questi si seccano, ovviamente dovranno essere tagliati con delle tronchesine (pulite e possibilmente disinfettate), se sono ancora verdi la scelta è vostra: potete decidere se tagliarli o meno, ad ogni modo se lo fate dovrete reciderli alla base del ramo stesso (vicino al colletto delle pianta).

A questo punto la domanda ci sorge spontanea: come rinnovare le orchidee?
Ci sono differenti scuole di pensiero:

  • C’è chi sostiene si debba “aiutare” il più possibile la pianta così da favorire la completa rigenerazione eliminando gli steli oramai sfioriti anche se ancora verdi. In questo modo sarà “costretta” a rifiorire da capo generando nuovi getti.
  • Altri invece, sostengono che vadano eliminati sono se secchi o danneggiati. In questo caso potremmo avere piccoli rametti che germoglieranno su quelli preesistenti.
    Nel caso delle foglie, non vanno toccate a meno che non siano gialle o malate.

Quando e come rinvasare le orchidee

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Non esiste un momento ben preciso per rinvasare le orchidee. L’unica accortezza è quella di farlo quando non sono in fiore, altrimenti potremmo perdere i boccioli.
Sostanzialmente il rinvaso si fa per tre motivi:

  1.  Se il contenitore di plastica è oramai diventato troppo stretto e le radici fuoriescono copiose da ogni lato.
  2.  Quando il bark si è degradato perdendo i suoi nutrienti.
  3. Se vi sono insetti aggressivi all’interno del substrato (in questo caso, per salvare la pianta potete agire anche se l’orchidea è ancora in fiore).

Per trapiantare le orchidee dovrete seguire alcuni accorgimenti particolari:

  1. Il vaso per il rinvaso non deve essere eccessivamente grande, basta giusto una misura più grande di quello precedentemente in uso. Pulitelo per bene prima di utilizzarlo.
  2. Prima di svasare l’orchidea dovrete tenerla per 20 minuti in ammollo in acqua così da rendere più elastiche le radici. A questo punto potrete tirarla fuori dal contenitore, facendo movimenti delicati e mai bruschi.
  3. Eliminate tutte le radici morte o marce tagliandole con delle forbici disinfettate e con un movimento rapido e deciso. Per disinfettare il taglio applicato un velo di cannella.
  4. Rinvasate l’orchidea sistemando sul fondo del nuovo vaso dei grossi pezzi di corteccia, successivamente posizionate la pianta al centro del contenitore e continuate ad aggiungere il bark facendo attenzione a distribuirlo in modo uniforme occupando anche gli interstizi tra le radici.

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