I legumi sono un alimento indispensabile della dieta mediterranea. Fa parte delle nostre pietanze e spesso, seppur considerato “il cibo dei poveri”, rappresenta una ricchissima risorsa di proteine, fibre vitamine e minerali.
Forse ne sottovalutiamo un po’ le proprietà e i benefici che apportano a tutto il nostro organismo e per questo oggi vogliamo raccontarvi dell’importanza che riscuote un legume particolare come la cicerchia.
Forse poco conosciuto e troppo poco comune sulle nostre tavola ma, certamente, dopo aver scoperto le sue proprietà benefiche per cuore, reni e non solo, non ne faremo più a meno.
Cosa fondamentale da dire è che la cicerchia (così come la farina da essa ricavata) può essere consumata anche da chi è celiaco.
In un altro articolo abbiamo visto i benefici e le proprietà di un altro legume come le fave.
Cos’è la cicerchia
La cicerchia (viene anche chiamata Pisello d’India, il nome scientifico è Lathyrus sativus ed ad appartenente alla famiglia delle Leguminose. La sua diffusione è maggiore in Africa Orientale e Asia, più limitatamente in Europa; sostanzialmente è una coltura la cui diffusione è maggiore in aree tendenti a siccità.
Questo legume si presenta irregolare nella forma; talvolta schiacciato altre tondeggiante o a trapezio e via dicendo. Il sapore richiama quello dei ceci ed anche un po’ la consistenza. Le dimensioni invece no, sono leggermente più piccolini.
I benefici
Le cicerchie sono una fonte ricchissima di proteine ma contengono molte vitamine (PP-B), e minerali indispensabili come ad esempio il Calcio, il fosforo, il potassio ed il ferro. Contengono un buon quantitativo di fibre le quali favorirebbero il corretto svolgimento dell’attività intestinale.
Le cicerchie inoltre sono povere di grassi ma sono fortemente energizzanti tanto che stimolano la memoria e facilitano la salute dei tessuti muscolari.
Questo legume è conosciuto da molto, tanto che già gli antichi romani, ne facevano un consumo frequente. Questo probabilmente perché si presta facilmente a ricette semplici e non è difficile da cucinare.
Ma quali sono i benefici?
- Tra le caratteristiche principali vi è certamente la sua ricchezza di fibre, soprattutto quelle solubili (metabolicamente non inerti) le quali favoriscono il movimento intestinale ed il corretto funzionamento dell’attività metabolica e del colon.
- Favorisce il controllo dell’ipertensione. Questo è reso possibile dalle proteine presenti, queste ultime sono fonte di peptidi bioattivi con potenziale inibitorio dell’enzima che soprassiede alla vaso-costrizione.
- Sempre grazie alle fibre solubili, la cicerchia è capaci di contribuire attivamente alla riduzione dei livelli di colesterolo LDL nel sangue, mantenendo in salute tutto il sistema cardio-circolatorio prevenendo l’insorgenza di malattia cardiache.
- Grazie alla presenza dell’ Acido Linoleico (appartenente alla famiglia degli acidi grassi polinsaturi) che troviamo nella cicerchia svolgono un ruolo nel mantenimento in salute delle membrane cellulari e nella crescita cellulare. inoltre sembra coinvolto nella sintesi di particolari molecole implicate in processi coagulativi del sangue e infiammatori.
- All’interno della Cicerchia vi è un particolare enzima chiamato Istaminasi. Questa favorisce il benessere dei reni ma anche del fegato.
- E’ un potente antiossidante grazie alla concentrazione di Ftati, Flavonoidi, Tannini e Saponine Triterpiniche. Questi composti proteggono il nostro DNA dall’attacco dei radicali liberi, oltre ad essere anche antitumorale.
Effetti indesiderati
Le caratteristiche nutrizionali di questo legume sono davvero eccezionali tuttavia non è consigliabile farne un uso eccessivo. Questo perché al suo interno possiamo trovare una particolare tossina: la Latirina, che, se assunta in elevate quantità ed in periodi prolungati del tempo, può causare un disturbo chiamato latirismo o neuro-latirismo. Si tratta di un disturbo neuro-degenerativo che provoca disfunzioni nel movimento, paralisi spastica e talvolta addirittura irreversibile degli arti inferiori.
In alcuni casi si associa a: capogiri, convulsioni, crampi e/o dolori muscolari e crampi ma anche incontinenza.
Stando al sapere popolare, per eliminare al meglio la tossina dal legume bastava lasciare le cicerchie in ammollo in abbondante acqua salata e per almeno 12 ore.
Un altro effetto indesiderato può essere quello responsabile della formazione di gas intestinali. Generalmente questo problema insorge a causa della cospicua quantità di fibre alimentari. Se si abusa della cicerchia in automatico si fa un carico non indifferente di fibre le quali vanno a pesare sul nostro organismo, in questo caso sul colon amplificando la formazione di gas e causando flatulenza che talvolta sfocia in crampi addominali.
Tali aspetti non fanno di questo legume qualcosa da evitare, anzi, è un bene conoscere a 360° un alimento da un punto di vista nutrizionale. Questo ci permetterà di comprendere che, un po’ per ogni tipologia di cibo, occorre mangiare nella giusta misure le quantità senza eccedere.