Quanto può sopravvivere il coronavirus sulle superfici? I nuovi studi

coronavirus permanenza superfici

Mentre il nuovo coronavirus si diffonde rapidamente in tutto il mondo, ricercatori e scienziati stanno valutando quanto tempo può sopravvivere sulle superfici per capire meglio il rischio di trasmissione.
coronavirus permanenza superfici

Sulla base di quanto si sa su coronavirus simili, gli esperti di dicono che il nuovo focolaio del virus, chiamato COVID-19, si diffonde principalmente da persona a persona attraverso la tosse o gli starnuti. Anche il contatto con materiale fecale di una persona infetta può trasmettere il virus. Può essere anche possibile (ma ancora non è certo) che una persona si infetti toccando una superficie o un oggetto su cui è presente il virus e poi toccando la propria bocca, il naso o gli occhi.

Un’analisi di 22 studi precedenti di coronavirus simili, tra cui la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS), ha concluso che i coronavirus umani possono rimanere infettivi su superfici inanimate per un massimo di nove giorni a temperatura ambiente al massimo.

Ma in media i ricercatori dicono che questa famiglia di virus può sopravvivere tra i quattro e i cinque giorni su vari materiali come l’alluminio, il legno, la carta, la plastica e il vetro.
Alcuni dei coronavirus veterinari, quelli che possono infettare solo gli animali, potrebbero anche persistere per più di 28 giorni.
Tuttavia, possono essere resi rapidamente inattivi utilizzando comuni disinfettanti e possono anche dissiparsi a temperature più elevate. Non è ancora chiaro se il nuovo coronavirus sia simile.

La cosa certa è che: “la bassa temperatura e l’elevata umidità dell’aria aumentano ulteriormente la loro durata“, dice il medico Günter Kampf dell’ospedale universitario di Greifswald.
Per ridurre la diffusione dei coronavirus in generale, gli autori del nuovo studio suggeriscono agli ospedali di disinfettare accuratamente le superfici con varie soluzioni a base di ipoclorito di sodio, perossido di idrogeno o etanolo.

Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)  “attualmente non è chiaro se una persona può ottenere il 2019-nCoV toccando una superficie o un oggetto che ha il virus su di esso e poi toccando la propria bocca, il naso o possibilmente i propri occhi“.
In realtà, non si sa molto sul virus COVID-19, quindi i ricercatori fanno riferimento a coronavirus simili, come la SARS e il MERS, per avere delle risposte.

Data l’incertezza e la mancanza di prove scientifiche che attestano la trasmissione del COVID-19 attraverso le superfici e la sua sopravvivenza su di esse, in via preventiva si raccomanda di lavarsi e disinfettarsi spesso le mani, specie quando si toccano oggetti e superfici di uso comune.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Hospital Infection.


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1 Commento

  1. giorgio

    Qualsiasi virus è una sostanza inanimata! non si può parlare di sopravvivenza, tuttal’più di quanto possarestare attivo……..chi ha studiato microbiologia sa che quando muore una cellula contenente un virus,si inattiva anche quello……….

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