Come realizzare un’infallibile trappola per calabroni, vespe e insetti

trappola per calabroni birra fai da te

Ecco come preparare una trappola per Calabroni ecologica ma davvero efficace. Basta poco per fare in modo che non infestino più l’esterno delle nostre abitazioni, e che non entrino in casa.
trappola per calabroni birra fai da te

Con l’arrivo del primo caldo, dunque già dalla primavera, inizia il forsennato via vai di Calabroni e Vespe che si avvicinano pericolosamente alle nostre abitazioni, là dove abbiamo alberi da frutto per loro molto gustosi.
Essi sono particolarmente golosi di: pere, mele, fichi, prugne ed altri frutti dall’elevato contenuto zuccherino.

Proprio per questo iniziano a prelevare svariate sostanze che la pianta offre già in primavera (nonostante i frutti siano ancora acerbi) perché è proprio in questo periodo che regine fondatrici dell’alveare iniziano la ricerca di un posto ideale nel quale creare la nuova colonia.
Mantenersi sempre vigili ed attenti è fondamentale soprattutto se parliamo di Calabroni, la cui puntura è la più dolorosa fra le punture degli imenotteri.

Il veleno che il Calabrone può creare non pochi danni all’uomo, soprattutto in funzione delle sue due componenti:

  • Tossica: dovuta alla presenza di “amine biogene” che possiede all’interno del veleno, primo tra questi l’ istamina.
    Tali sostanze sono responsabili del forte dolore e della vasodilatazione che avviene nell’immediato post puntura.
  • Allergenica: in quanto la puntura, a causa delle sue componenti, può scatenare una reazione allergica talvolta anche pericolosa, soprattutto sui soggetti particolarmente sensibili. Molte volte, a seguito della puntura di Calabrone si può riscontrare uno shock anafilattico.

A seguito di tali informazioni, appare chiaro e assolutamente giustificato il volersi tenere alla larga da questo particolare tipo di insetti. Dato che essi popolano le nostre zone in tranquillità assoluta, per cercare di mitigare il rischio potrete costruire delle semplicissime trappole ecologiche davvero efficaci.

Come realizzare una trappola per Calabroni

Tale trappola per Calabroni risulta essere assolutamente versatile in quanto è indicata anche per Vespe, zanzare ed altri tipi di insetti fastidiosi che volano vicino la nostra abitazione infestando i luoghi esterni; tale scelta può essere motivata sia dalla paura per coloro che sono allergici ma anche per salvaguardare il raccolto dei frutti preziosi dei nostri alberi, dei quali vanno ghiottissimi.

Trappola per Calabroni N°1

Realizzare una trappola per calabroni e/o vespe è semplicissimo ed i materiali utilizzati saranno assolutamente ecologici, dunque non inquinanti.
Quello che vi occorre per realizzare una trappola per calabroni è facilmente reperibile:

  • 1 Bottiglia di plastica vuota e dal collo stretto (va benissimo quella dell’acqua),
  • 1 Bottiglia di Birra da 500 ml, qualsiasi marca va bene,
  • 3 cucchiai di zucchero,
  • Un po’ di miele.

Le dosi sopra indicate sono adatte per realizzare una sola esca per calabroni.

Procedimento

  1. Prendete la bottiglia di plastica e al suo interno svuotate il contenuto di una lattina di birra di 500 ml.
    Se preferite, servitevi di un imbuto.
  2. Aggiungete 3 cucchiai di zucchero all’interno e mescolate per bene.
  3. A questo punto vedrete che nella bottiglia di plastica si sarà creata molta schiuma, in questo caso aspettate che si dissolva.
  4. Servendovi di un cucchiaino, sporcatevi il dito con del miele e passatelo all’interno del collo della bottiglia ma anche un po’ sul bordo esterno, così da rendere l’esca più “appetitosa” per i calabroni.

Trappola per Calabroni N° 2

Esistono diversi modi per preparare un’ esca per calabroni.
Quello che vi descriveremo di seguito è un altro metodo altrettanto ecologico ma semplice ed efficace.
Vi occorrerà:

  • 1 bottiglia di plastica dal collo stretto,
  • 1 bicchiere di aceto di vino,
  • 500 ml di acqua,
  • 3 cucchiai di zucchero,
  • Miele q.b.

Procedimento

  1. All’interno della vostra bottiglia di plastica mettete i 500 ml di acqua e poi aggiungete il bicchiere di aceto di vino.
  2. Inserite tre cucchiai di zucchero e mescolate il contenuto. A questo punto avrete ottenuto una miscela agrodolce.
  3. Cospargete il bordo della bottiglia con il miele e spalmatene un po’ anche all’interno del collo, così che possa attirare i calabroni.

Con entrambe queste due trappole potrete osservare come i calabroni saranno attirati da tali miscele ed entreranno all’interno della bottiglia per cibarsi della sostanza zuccherina in essa presente.
Purtroppo per lui, si tratterà di una “trappola goloso” che non lascerà via d’uscita al mal capitato.

Il segreto per allontanare definitivamente i calabroni, è quello di riuscire a catturare la regina, questa si accoppia nel periodo autunnale e per questo, escono dal loro nido per recuperare il cibo necessario e tutte le sostanze zuccherine che le daranno la forza per costruire il uovo nido. E’ proprio eliminando la regina che riuscirete a ridurre drasticamente la circolazione dei calabroni.
Dovete sapere che, un nido medio contiene dai 300 ai 500 esemplari, in casi particolari anche 1000.
Per quanto riguarda le vespe, possono essere anche 20 mila.

Dove posizionare la trappola per calabroni e come mantenerla sempre attiva

Per non perdere l’efficacia di questa trappola e garantirsi la sua naturale efficacia è opportuno rinnovarla abbastanza spesso.
Cosa molto importante: se vedete che all’interno vi sono molti calabroni è il caso di cambiare la bottiglia e fare una nuova miscela agrodolce.
Solitamente il tempo di durata massima è di circa 3-4 settimane.

Ma qual è il posto migliore per mettere la nostra trappola?
Il posto ideale è in prossimità degli alberi da frutto perché è proprio delle loro sostanze zuccherine che sono particolarmente ghiotti; insomma là dove vedete che questi esemplari gironzolano maggiormente.

Per posizionare correttamente le vostre esche dovrete appenderle per il collo della bottiglia, magari servendovi di uno spago resistente.
A questo punto (facendo molta attenzione) attaccate lo spago in corrispondenza di un ramo e lasciatelo penzolare.
Non vi rimane che aspettare per vederne l’efficacia!


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1 Commento

  1. Luca Miselli

    Dunque lei ha messo una trappola per calabroni e vespe giusto?
    bene, sono 65.000 euro di multa

    Questo è quello che può accadere in Germania dove hanno capito prima di noi che vespe e calabroni sono animali utili e importanti per l’ecosistema e per l’economia agraria.

    Le sanzioni vanno dai 5.000 euro per l’uccisione volontaria non necessaria di una vespa, ai 65.000 euro per la distruzione di un nido.

    Qui l’elenco delle sanzioni https://www.bussgeldkatalog.org/tierschutz-wespe/

    Articolo in Italiano de Il Mitte sull’argomento https://ilmitte.com/2022/08/germania-chi-uccide-una-vespa-rischia-multe-fino-a-65-000-euro/

    FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA
    I calabroni hanno un ruolo essenziale in natura, le operaie adulte predano piccole prede per procurare le proteine animali necessarie alle larve della colonia, mentre le operaie adulte hanno dieta prevalentemente glicifaga e si nutrono si nettare e sostanze zuccherine.

    Per la loro attività predatoria nei confronti di insetti e piccoli animali in genere risultano estremamente utili come insetticidi naturali (esattamente come per esempio libellule, ragni, scorpioni, scutigere, asilidi e tanti altri) e la loro dieta glicifaga li porta a impollinare diversi tipi di piante spesso ignorate dalla tanto blasonata quanto sopravvalutata Apis mellifera.
    Nella loro ricerca per polpe ricche di zuccheri, arrivano a lacerare la cuticola degli acini d’uva, processo essenziale per l’inoculo di Saccharomyces cerevisiae e altri lieviti essenziali per la fermentazione alcolica e la produzione di vino.

    Il loro comportamento è generalmente mansueto, ma se si sentono minacciate possono pungere ed il loro veleno è ricco di istamina che causa un intenso dolore ed un notevole rigonfiamento della parte colpita. Anche qui, la potenza delle loro punture trascende nella leggenda. Al di là delle pochissime persone realmente allergiche che si contano in una frazione minuscola della popolazione, per avere gravi effetti sulla salute sono necessarie decine e decine di punture, si parla di un numero vicino alle 200. Raramente si arriva a tanto, nemmeno prendendo a calci un nido (cosa che comunque non consiglio di fare).
    Al di là della sua pericolosità per la salute, la puntura di un calabrone è una esperienza sgradevole ed estremamente dolorosa.
    Ci sono poche cose da sapere che valgono per tutti gli imenotteri (calabroni, bombi, vespe, api)
    Non sono minimamente interessate a noi, non vogliono pungerci e ci eviterebbero volentieri. Diventano aggressive solo se si sentono minacciate o pensano di dover difendere il loro nido da un potenziale predatore. In pratica ci attaccano se:
    – siamo troppo vicini al nido. Le distanze di sicurezza sono 5 metri di distanza dai nidi più grandi come calabroni, vespe di terra (Vespula spp.) e api da miele, 2 metri da nidi più piccoli come quelli di Polistes e Bombus.
    – tentiamo di schiacciarle
    – sono intrappolate in casa, in un contenitore, ecc.
    – ci muoviamo velocemente o a scatti
    – abbiamo qualche odore particolarmente forte (profumi) che viene confuso per un segnale chimico di attacco
    – ci troviamo in competizione alimentare (siamo interessati alla stessa prugna o al pezzo di carne, in questo caso, meglio lasciar loro un po’ di cibo in un piattino lontano e allontanarle GENTILMENTE se si avvicinano troppo a noi.
    Con questi piccoli accorgimenti le chances di farsi pungere diventano davvero minime
    Sebbene non consigliato se non si sa ESATTAMENTE cosa si sta facendo, è possibile imboccarle senza che nessuno si faccia male, attività che non consiglio a chi non è veramente esperto.
    https://www.facebook.com/1562294302/videos/606697407650243/

    Alcuni link di approfondimento:
    Quando sono pericolosi i calabroni? https://www.kraugh.it/quanto-sono-realmente-pericolose-le-vespe-crabro/

    Ciclo vitale dei calabroni e caratteristi a confronto tra le varie specie https://www.kraugh.it/ciclo-vitale-dei-calabroni-genere-vespa/

    La storia evolutiva degli imenotterihttps://www.kraugh.it/la-storia-evolutiva-degli-imenotteri/

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