Ecco l’elenco di piante autoctone,alberi,frutti e fiori che hanno benefici sorprendenti,come definito dalle tribù dei nativi americani. Le cure dimenticate
La medicina all’ avanguardia dei nativi americani consisteva in rimedi naturali a base di erbe, frutti, piante e fiori dalle sorprendenti proprietà benefiche e curative. Tali rimedi sono stati dimenticati per via del loro sterminio, ma molte cure della medicina tradizionale si basano sui principi attivi delle piante e delle erbe utilizzate dai nativi americani.
Giusto per fare un esempio, l’ aspirina comune deriva dalla salicina, una sostanza chimica presente all’ interno della corteccia del salice bianco, che è stata utilizzato in tempi antichi dai nativi americani per la febbre e il mal di testa, sotto forma di tè o infuso.
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E ‘difficile sapere con esattezza come i nativi americani determinarono che le piante che hanno proprietà medicinali, ma sembra che ci riuscirono osservando gli animali malati aver fatto mangiare loro le erbe che ritenevano curative, verificandone così l’efficienza.
I nativi americani somministravano i loro “farmaci naturali” sotto forma di tè, infusi, poltiglie dense che venivano ingerite o applicate esternamente per uso topico, piante consumate come cibo o aggiunte al cibo, e pseudo pomate o impiastri dal potere disinfettante applicati su ferite aperte.
Di seguito vi mostriamo un ’elenco di piante autoctone, alberi, frutti e fiori compreso i sorprendenti benefici che questi apportano all’ organismo, utilizzati come rimedi dai nativi americani e non solo per venire incontro ai problemi di salute più comuni.
Le piante curative dei nativi americani
1. Erba medica
Oltre ad alleviare la digestione veniva usata per aiutare la coagulazione del sangue applicata direttamente sulle ferite. Inoltre molti farmaci contengono il principio attivo dell’ erba medica per il trattamento di artrite, problemi alla vescica e ai reni.
2. Aloe
Il gel prelevato dalle foglie (pale) veniva applicato direttamente sulla pelle per il trattamento di ustioni, punture di insetti e ferite.
3. Aspen
E’una pianta arborea della famiglia delle Salicaceae, è un albero piccolo e snello (non supera i 20-25 m). La corteccia interna o xilema veniva utilizzata per fare un tè atto al trattamento di febbre, tosse e come antidolorifico. inoltre la corteccia interna dell’ aspen contiene salicina, presente anche nei salici, la quale rappresents l’ingrediente base per l’aspirina.
4. Polline d’api
Quando viene mescolato con il cibo può aumentare l’energia, migliorare la digestione e rafforzare il sistema immunitario. Se siete allergici alle punture delle api è molto probabile che siete allergici anche al polline d’api.
5. Cera d’api
Veniva usata come un unguento per ustioni e punture di insetti, tra cui le punture di api.
6. Blackberry
La radice, corteccia e le foglie di questa pianta venivano schiacciate e infuse in un tè, usato per per trattare la diarrea, ridurre l’infiammazione e stimolare il metabolismo. Tramite gargarismi invece trattavano mal di gola, ulcere della bocca e infiammazione delle gengive.
7. Black Raspberry
Le radici di questa pianta venivano schiacciate e utilizzate per fare un tè , oppure masticate direttamente per alleviare la tosse, diarrea e disagio intestinale generale.
8. Grano saraceno
I semi venivano utilizzati in zuppe e polente per abbassare la pressione sanguigna, aiutare la coagulazione del sangue e alleviare la diarrea.
9. Peperoncino di Cayenna
I baccelli venivano utilizzati come antidolorifico naturale, ingeriti con il cibo o sminuzzati per produrre un tè. Venivano anche applicati direttamente sulle ferite come disinfettante ed anestetico per diminuire il dolore.
10. Camomilla
Le foglie e i fiori sono usati tutt’ ora sotto forma di tè per il trattamento di problemi intestinali, nausea e per indurre al rilassamento.
11. Chokecherry
Considerato dalle tribù dei nativi americani come un trattamento medico per tutti gli usi. Le bacche venivano snocciolate, essiccate e tritate per produrre un tè o un impiastro atto al trattamento di una varietà di disturbi. Questi includono la tosse, raffreddore, influenza, nausea, infiammazioni, diarrea e il trattamento di ustioni e ferite.
12. Echinacea
Conosciuta anche come “echinacea viola”, veniva utilizzata sotto forma di tè per rafforzare il sistema immunitario, combattere le infezioni , per il trattamento di febbre, raffreddore, tosse e influenza.
13. Ginger
Una super pianta per la medicina dei nativi americani. La radice veniva schiacciata e consumatacon il cibo, come un tè o un unguento o impiastro. Oggi il ginger è noto per la sua capacità di aiutare la salute dell’apparato digerente e come anti-infiammatorio. Inoltre favorisce la circolazione e può alleviare raffreddori, tosse oltre a bronchite e dolori articolari.
14. Ginseng
Questa è un’altra erba contemporanea che ha una storia che risale attraverso le culture per millenni, non solo quella dei nativi americani. Le radici sono state utilizzate da buona parte dei nostri antenati sotto forma di additivo alimentare, o tè atto ad aumentare l’energia, migliorare il sistema immunitario e respiratorio. Anche le foglie e gli steli venivano utilizzati per lo stesso scopo, ma la radice ha la maggior concentrazione di principi attivi.
15. Verga d’oro
Veniva utilizzata sotto forma di tè, in aggiunta al cibo o veniva creato un impiastro simile ad un unguento, usato per trattare bronchite , raffreddore, influenza, infiammazioni, mal di gola e come antisettico per tagli e abrasioni.
16. Menta verde
Veniva utilizzata dalle tribù dei nativi americani per il trattamento di tosse, raffreddore, difficoltà respiratoria, come cura per la diarrea e come stimolante per la circolazione sanguigna.
Questi rimedi naturali sono da prendere in considerazione sia dal punto di vista storico che pratico. Basta farne un uso corretto e soprattutto consultare il vostro medico prima di utilizzarli.
Riferimento: https://openheartedrebel.com/2015/08/19/31-long-forgotten-native-american-medical-cures/