Ciò che mangiamo abitualmente influisce sul nostro presente e futuro. Ogni ingrediente che inseriamo nella nostra dieta può farci del bene o del male in base a quanto ne consumiamo. Una alimentazione variegata e bilanciata sarebbe la migliore soluzione per vivere bene e in salute.
Nessun ingrediente dovrebbe rappresentare un abitudine alimentare, se mangiamo abitualmente un ingrediente vuol dire che ne abusiamo, e l’abuso fa sempre male, anche se si tratta di un alimento benefico per la salute. Un cibo che fa bene alla salute e all’organismo umano se assunto in quantità eccessive provoca l’effetto contrario. Questo vale soprattutto per la carne rossa, di seguito vediamo il motivo.
Le proprietà della carne rossa
Le carni rosse vengono consumate sin dagli albori dell’umanità, erano il cibo dei Re in quanto potevano permettersela davvero in pochi. Ancora oggi rappresentano un ingrediente fondamentale nella nostra dieta. Contengono quelle che vengono definite proteine animali molto importanti per
l’organismo umano in quanto sono costituite da amminoacidi.
Oltre a tali proteine la carne rossa contiene grassi saturi e ferro, sostanze altrettanto indispensabili per l’essere umano.
Inoltre contiene la vitamina B12, un nutriente fondamentale per potenziare il sistema immunitario.
L’abuso di carni rosse
Come riportato dall’AIRC (Associazione italiana per la Ricerca sul Cancro) un consumo sproporzionato di carni rosse, specie i salumi e altre carni lavorate, aumenta il rischio di sviluppare il cancro. Tale rischio è proporzionato all’abuso, più consumiamo carne rossa abitualmente tanto maggiore sarà il rischio di contrarre il tumore.
La carne rossa non è pericolosa in sé, ma è un consumo eccessivo a determinare un serio rischio per la salute. Specie le carni lavorate come i salumi, la cui “conservazione e le modalità di cottura modificano le molecole presenti o ne generano di nuove che possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore“.
L’AIRC specifica che anche quelle sostanze che sono salutari come il ferro e i grassi saturi, contenute nella carne rossa, se assunte in modo eccessivo possono provocare un aumento, dei livelli di insulina nel sangue, di colesterolo e l’infiammazione del tratto intestinale. Quest’ultima aumenta a sua volta il rischio di contrarre il tumore al colon-retto.
Tuttavia l’AIRC afferma invece che un consumo modesto di carni rosse, e molto meno frequente di salumi, non aumenta di molto il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto. Questo però vale solo per gli individui a basso rischio, in caso contrario l’assunzione di carni rosse e la relativa quantità dovrebbero essere discusse con il medico di base.