Caraffe Filtranti: Depurano davvero l’acqua? Cosa bisogna sapere a riguardo

Caraffe filtranti

Le caraffe filtranti hanno trovato il loro posto nelle cucine di moltissime persone in tutto il mondo, diventando un accessorio quasi indispensabile per chi desidera un’acqua dal sapore più gradevole. Questi dispositivi eleganti e facili da usare sono diventati sempre più popolari grazie alle promesse di fornire un’acqua “più pura” e “più salubre”. Tuttavia, dietro l’apparente semplicità di versare acqua nel filtro e ottenere un liquido più chiaro e gustoso, c’è una scienza ben definita e, sorprendentemente, una serie di falsi miti da devono assolutamente essere sfatati per fare maggiore chiarezza.

Mentre alcune persone potrebbero pensare che queste caraffe siano equivalenti ai sistemi di purificazione dell’acqua, in realtà il loro design e funzionamento hanno obiettivi molto diversi. Piuttosto che eliminare un ampio spettro di contaminanti, come farebbe un depuratore d’acqua, le caraffe filtranti si concentrano principalmente sull’eliminazione di specifici composti che influenzano l’odore e il sapore dell’acqua.

Il crescente interesse per uno stile di vita sano e la crescente preoccupazione per la qualità dell’acqua potabile hanno contribuito a consolidare la reputazione di questi dispositivi. E mentre è vero che possono migliorare significativamente la qualità organolettica dell’acqua, è essenziale capire cosa possono e cosa non possono fare. Esploriamo insieme come funzionano e a cosa servono realmente.

Qual è il reale funzionamento delle caraffe filtranti.

Caraffe filtranti

Caraffe filtranti – Foto di Kira da Pixabay

Il principio di funzionamento delle caraffe filtranti si basa sull’uso di un filtro che, tipicamente, contiene carbone attivo e resine a scambio ionico.

  1. Carbone attivo: Questo è uno dei componenti principali dei filtri delle caraffe. Il carbone attivo ha una struttura porosa che lo rende molto efficace nell’assorbire sostanze come il cloro, responsabile dell’odore e sapore sgradevole dell’acqua. Può anche ridurre la presenza di alcuni pesticidi e composti organici.
  2. Resine a scambio ionico: Queste resine sono costituite da polimeri che possono scambiare ioni. Sono progettate per rimuovere ioni di calcio e magnesio, responsabili della durezza dell’acqua. Sostituendo questi ioni con altri, come ioni di sodio, l’acqua diventa “più morbida”.
  3. Membrane filtranti: Alcuni filtri possono avere membrane sottili progettate per trattenere particelle più grandi, come sedimenti o particolato.

È importante ricordare che i filtri delle caraffe non hanno una durata infinita per tali ragioni hanno una durata limitata e devono essere sostituiti regolarmente per mantenere la loro efficacia nel tempo. La frequenza con cui devono essere cambiati varia in base al modello di caraffa e all’uso che se ne fa, ma sostanzialmente occorre sostituire il filtro ogni 1-2 mesi o comunque dopo una certa quantità di acqua filtrata.

Diciamo che per funzionare ci sono pochi passaggi ma questi ci fanno capire come si svolge il meccanismo di filtraggio. Soprattutto se svolgono o meno un’azione di depurazione. Sarà vero? Vediamo cosa c’è da sapere.

Riempimento: L’utente versa l’acqua del rubinetto nella parte superiore della caraffa.
Filtrazione: L’acqua passa attraverso il filtro, dove le sostanze indesiderate vengono assorbite o scambiate.
Raccolta: L’acqua filtrata si raccoglie nella parte inferiore della caraffa, pronta per essere bevuta.

Ma attenzione! NON DEPURANO…

È importante sottolineare che le caraffe filtranti non depurano effettivamente l’acqua in termini di rimozione di tutti quei contaminanti potenzialmente nocivi che possono essere al suo interno. Piuttosto, migliorano le qualità organolettiche dell’acqua, cioè il suo sapore, odore e aspetto rendendola.

L’acqua potabile fornita dalle strutture municipali subisce già trattamenti che rimuovono contaminanti potenzialmente pericolosi. Tuttavia, a causa delle vecchie tubature, le tracce di cloro utilizzate per la disinfezione e della presenza di minerali che rendono l’acqua dura, il sapore dell’acqua del rubinetto potrebbe non essere del tutto piacevole per tutti.

Quindi, mentre l’acqua filtrata da una caraffa potrebbe avere un sapore migliore, non significa necessariamente che sia più “pura” o salubre rispetto all’acqua del rubinetto. Ha solo un sapore differente ma la composizione sarà pressoché la medesima!

In conclusione, le caraffe filtranti svolgono un ruolo prezioso nel migliorare la qualità organolettica dell’acqua. Tuttavia, è fondamentale comprendere la loro reale funzione e non confonderle con dispositivi di purificazione dell’acqua a livello microbiologico o di rimozione di contaminanti specifici. Se si hanno preoccupazioni sulla qualità dell’acqua del rubinetto, è sempre una buona idea consultare rapporti locali sulla qualità dell’acqua o considerare sistemi di purificazione più avanzati come ad esempio gli addolcitori d’acqua.
Gli addolcitori contengono una grande quantità di resine a scambio ionico simili a quelle trovate nelle caraffe filtranti, ma in quantità molto maggiore. Queste resine sono caricate con ioni di sodio.

Quando l’acqua dura passa attraverso le resine, gli ioni di calcio e magnesio vengono sostituiti con ioni di sodio. Di conseguenza, l’acqua che esce dall’addolcitore è “morbida”. Dopo un certo periodo di tempo o un certo volume d’acqua trattato, le resine saranno saturate di ioni di calcio e magnesio. A questo punto, è necessario rigenerare le resine. Durante la rigenerazione, una soluzione salina (acqua e sale) viene pompata attraverso le resine. Gli ioni di sodio nella soluzione salina sostituiscono gli ioni di calcio e magnesio sulle resine, rigenerando così l’addolcitore e preparandolo per un altro ciclo di addolcimento.


Condividi su 🠗
Caraffe Filtranti: prodotti I prodotti relativi a questo articolo sono facilmente reperibili su Amazon a prezzi vantaggiosi e SONO DISPONIBILI QUì →


Ti interessano i nostri post?
Segui Salute Eco Bio su
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

LEGGI ANCHE...


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *