Con pochi accorgimenti puoi lavare i tuoi cappotti a casa senza rovinarli, anche se sono in lana o in panno. Basta seguire il metodo giusto per ogni tipo di tessuto e scegliere il lavaggio più delicato. Così risparmi la lavanderia e mantieni il cappotto perfetto.
Lavare un cappotto a casa può sembrare complicato, ma in realtà è più semplice di quanto immagini. Con il metodo giusto puoi rimuovere odori, pulire le macchie e igienizzare anche i capi più delicati come quelli in lana, cashmere o panno. L’importante è non improvvisare: devi scegliere il tipo di lavaggio in base al tessuto, evitare temperature troppo alte e non usare centrifughe forti. Puoi optare per il classico lavaggio a mano, per un lavaggio a secco casalingo o, in alcuni casi, per un ciclo delicato in lavatrice. E non sottovalutare l’asciugatura, che è fondamentale per non deformare il cappotto. Se segui questi consigli, il tuo cappotto durerà più a lungo e resterà sempre in ordine, senza dover spendere ogni volta in lavanderia.
Scopri che tipo di cappotto hai prima di iniziare
La prima cosa che devi fare è controllare l’etichetta del cappotto. In base al tipo di tessuto, puoi decidere come lavarlo. Se è in lana pura o in cashmere, serve un trattamento molto delicato. Se invece è in panno, misto lana o tessuti sintetici, puoi permetterti qualcosa di più pratico. Attenzione però: se sull’etichetta c’è scritto “lavaggio a secco”, non vuol dire che non puoi lavarlo a casa, ma che serve una cura extra.
In quel caso puoi usare un lavaggio a secco fai da te con il bicarbonato per togliere odori e rinfrescare il capo. Se invece il tessuto è più resistente, puoi pensare a un lavaggio a mano in acqua fredda o a un programma delicato in lavatrice, ma sempre con centrifuga minima. Ogni cappotto è diverso e richiede un’attenzione specifica: conoscere il materiale è il primo passo per non rovinarlo.
I tre metodi più sicuri per lavare il cappotto
In base al tempo che hai e alla delicatezza del cappotto, puoi scegliere tra tre metodi diversi. Tutti efficaci, ma con livelli diversi di attenzione.
Il metodo più sicuro è il lavaggio a secco fai da te, che non bagna il cappotto e funziona benissimo per eliminare odori e rinfrescare il tessuto:
Stendi il cappotto su un piano pulito
Spolvera bicarbonato sulle zone interessate
Chiudi il cappotto in un sacco grande o in una federa
Agita leggermente e lascia agire per almeno 8 ore
Rimuovi il bicarbonato con un panno o un’aspirapolvere
Lavaggio a mano: il più sicuro per la lana
Il secondo metodo è il lavaggio a mano, perfetto per cappotti in lana, panno o cashmere. Riempie una bacinella capiente o la vasca con acqua fredda, aggiungi una piccolissima dose di detersivo per capi delicati (meglio se specifico per lana). Immergi il cappotto e muovilo delicatamente, senza mai strofinare o torcere. Concentrati solo su colletto, polsini e zone visibilmente sporche.
Se serve, puoi usare una spugnetta morbida o un panno per tamponare. Dopo 5–10 minuti, risciacqua più volte sempre con acqua fredda, finché l’acqua non è pulita.
Per eliminare l’acqua in eccesso, non strizzare mai: premi delicatamente il capo tra le mani o avvolgilo in un asciugamano spesso e arrotolalo. Questo passaggio è fondamentale per evitare che si deformi o si infeltrisca.
Lavatrice: solo per tessuti resistenti
Il terzo metodo è adatto solo ai cappotti con tessuti robusti, come quelli in misto lana o con fibre sintetiche. Usa sempre il programma lana o delicati, imposta acqua fredda (massimo 30°) e centrifuga al minimo, intorno ai 400 giri.
È fondamentale usare un sacco per il bucato o inserire il cappotto in una federa chiusa con un nodo o una zip, per proteggerlo da sfregamenti.
Il detersivo deve essere specifico per capi delicati o lana, e non usare mai l’ammorbidente, perché appesantisce e rovina le fibre naturali.
Non aggiungere altri capi nel cestello, soprattutto se pesanti: il cappotto deve muoversi liberamente. Dopo il lavaggio, estrailo con attenzione e passa subito all’asciugatura in piano, come descritto nel prossimo paragrafo.
Se segui queste regole, anche la lavatrice può essere una valida alternativa, ma solo se il tessuto lo permette.
Attenzione all’asciugatura: è qui che si rovina tutto
Puoi aver lavato il cappotto nel modo giusto, ma se sbagli l’asciugatura, rischi comunque di rovinarlo. I cappotti, soprattutto quelli in lana, non vanno mai messi in asciugatrice e non devono essere appesi da bagnati perché si deformano. Dopo il lavaggio, avvolgilo in un asciugamano grande per togliere l’acqua in eccesso, poi stendilo in orizzontale su uno stendino, su un asciugamano pulito e spesso.
Lascialo asciugare lentamente, lontano dal sole diretto e dai termosifoni. Quando sarà solo leggermente umido, potrai appenderlo su una gruccia robusta e larga, così manterrà la forma originale. Se vuoi dare un tocco finale, usa il vapore del ferro da stiro, tenendolo a distanza per rinfrescare il tessuto e togliere le pieghe. Così il tuo cappotto sembrerà appena uscito dalla lavanderia, ma senza spendere nulla.







