Cinque cose che non puliamo in bagno ma che fanno la differenza per igiene e freschezza

vista di un bagno pulito con attenzione a soffione doccia, sifone e spazzolino WC

Spesso tralasciamo alcuni angoli del bagno, senza sapere che potrebbero essere la causa dei cattivi odori e della sporcizia. Ecco cinque zone che quasi tutti ignorano di pulire, ma che contribuiscono a mantenere il bagno fresco e igienico. Vediamo quali sono e come trattarle.

Il bagno è uno degli ambienti più importanti della casa, ma, per quanto sia un luogo che richiede cure regolari, alcune aree spesso vengono trascurate. Questo può generare cattivi odori, accumulo di batteri e una scarsa igiene generale. Pochi sanno, ad esempio, che il sifone, lo spazzolino del WC, il soffione della doccia e altre zone meno evidenti raccolgono residui e impurità, diventando delle vere e proprie fonti di odori spiacevoli. Vediamo quali sono le cinque cose che tutti ignoriamo di pulire e che possono fare la differenza per un bagno più pulito e fresco.

Sifone del bagno: un ricettacolo di cattivi odori nascosti

Quando si tratta di pulizia del bagno, il sifone è uno degli elementi meno considerati, ma al tempo stesso tra i più importanti. Il sifone si trova sotto il lavandino, la doccia o il bidet e trattiene una piccola quantità d’acqua che evita la risalita dei cattivi odori delle tubature. Tuttavia, questo piccolo ma essenziale componente tende a raccogliere residui di sapone, capelli e altre impurità. Col tempo, il sifone può trasformarsi in una vera e propria sorgente di odori sgradevoli, difficili da individuare ma capaci di diffondersi per tutto il bagno.

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Pulizia del bagno

Per pulirlo al meglio, è consigliabile svitarlo delicatamente e svuotarlo in un secchio per evitare schizzi d’acqua sul pavimento. Dopo averlo smontato, si può sciacquare con acqua calda e sapone o immergerlo in una soluzione di:

  • aceto bianco 
  • bicarbonato per rimuovere residui e batteri.

Sciacquare infine con abbondante acqua calda assicura una pulizia efficace. Questo semplice passaggio, da ripetere ogni uno o due mesi, aiuta a mantenere il bagno privo di odori e perfettamente igienizzato.

Spazzolino del WC: non solo un alleato di pulizia, ma anche una fonte di batteri

Lo spazzolino del WC è uno strumento di pulizia fondamentale, ma proprio per il suo utilizzo è anche uno degli elementi che accumulano più sporco e batteri. Molte persone si limitano a riporlo dopo l’uso, senza pensare che su di esso rimangono residui che, nel tempo, emanano odori sgradevoli e possono perfino contaminare l’ambiente.

Per mantenerlo igienico, occorre immergerlo periodicamente in una miscela di acqua calda e candeggina per almeno mezz’ora. In questo modo si eliminano i batteri, e lo spazzolino risulta pulito e privo di odori. Dopo la pulizia, è consigliabile lasciarlo asciugare bene all’aria, meglio se al sole. Anche il porta scopino andrebbe pulito con la stessa regolarità, poiché tende ad accumulare acqua stagnante che può diventare una fonte di cattivi odori. Questi semplici accorgimenti, se applicati regolarmente, assicurano che il bagno resti un ambiente sano e privo di contaminazioni indesiderate.

Soffione della doccia: pulizia fondamentale per un flusso d’acqua senza residui

Un’altra area spesso dimenticata è il soffione della doccia, dove si possono accumulare calcare e residui di sapone. Questi depositi non solo riducono la pressione dell’acqua, ma favoriscono anche la proliferazione di batteri, che nel tempo possono generare odori sgradevoli.

Pulire il soffione è semplice: basta immergerlo in una miscela di acqua e aceto per un’ora circa, in modo che il calcare si sciolga e i batteri vengano eliminati. Se non è possibile smontarlo, si può usare un sacchetto riempito con la soluzione, legandolo attorno al soffione e lasciando agire. Risciacquandolo successivamente con acqua calda si garantirà un flusso d’acqua ottimale e si preverrà la formazione di residui indesiderati. Questo semplice intervento mensile contribuisce a mantenere il bagno fresco e a migliorare l’efficienza della doccia.

Parte esterna della tazza del WC: pulizia completa per un bagno più sano

Molti prestano attenzione solo alla pulizia interna della tazza del WC, ma la parte esterna è altrettanto importante. Qui, soprattutto nelle zone basse, si accumulano polvere, gocce d’acqua e residui che possono generare cattivi odori e compromettere la pulizia complessiva del bagno.

Per una pulizia completa, è consigliabile passare un panno inumidito con un detergente antibatterico su tutta la superficie esterna, comprese le cerniere del sedile e la base. Se preferisci un’alternativa naturale, una soluzione di acqua e aceto è perfetta per disinfettare e igienizzare. Ripetendo questa operazione ogni settimana, si ottiene un ambiente più fresco e gradevole, mantenendo il bagno pulito e privo di contaminazioni anche nelle aree meno visibili.

Conclusione

Pulire queste cinque zone del bagno non richiede molto tempo, ma ha un impatto significativo sull’igiene e sulla freschezza dell’ambiente. Con pochi e semplici gesti, è possibile mantenere il bagno un luogo accogliente e privo di odori sgradevoli.


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