Polvere, sporco e residui nascosti: prima di accendere il riscaldamento è fondamentale pulire i termosifoni sia dentro che fuori. Ti spiego in modo semplice e veloce come farlo, distinguendo tra quelli in ghisa e quelli in alluminio, per ottenere un risultato davvero efficace e duraturo.
Prima di accendere i riscaldamenti, pulire bene i termosifoni è un passaggio fondamentale che molti trascurano. Se lasci la polvere lì dov’è, appena accenderai l’impianto, quella si diffonderà nell’aria, peggiorando la qualità dell’ambiente e rendendo meno efficiente il riscaldamento. Ma niente paura: non serve smontarli né spendere soldi in prodotti costosi. Con qualche accorgimento pratico e gli strumenti giusti, puoi ottenere termosifoni puliti e profumati, dentro e fuori, in poco tempo. Ti spiego come fare passo passo, differenziando tra termosifoni in ghisa e in alluminio, perché cambiano forma, peso e superficie. Segui questa guida e la tua casa sarà più calda, salubre e ordinata quando arriverà il freddo.

Pulizia realistica di termosifoni in ghisa e alluminio con spolverino, secchio, spray e guanti di gomma prima dell’accensione dei riscaldamenti.
Pulizia esterna dei termosifoni: il metodo semplice per ogni materiale
Prima di tutto, spegni l’impianto di riscaldamento e lascia raffreddare completamente i termosifoni. Poi metti un telo o un panno sotto il termosifone per proteggere il pavimento da acqua o polvere. Per rimuovere la polvere esterna, usa uno spolverino con asta telescopica oppure un aspirapolvere con beccuccio sottile, passando nelle fessure e negli spazi più stretti. Anche un phon a freddo può aiutare a soffiare via la polvere accumulata.
Per lavare l’esterno, riempi una bacinella con acqua tiepida, mezzo bicchiere di aceto bianco e qualche goccia di detersivo per piatti. Usa un panno in microfibra ben strizzato per lavare tutta la superficie. Nei punti difficili, puoi usare uno spazzolino da denti vecchio o un pennello. Asciuga tutto con un panno asciutto. Se vuoi un profumo gradevole, aggiungi all’acqua anche qualche goccia di olio essenziale di lavanda o eucalipto. Questo passaggio è valido per tutti i termosifoni, ma il prossimo paragrafo ti spiega come adattarlo a seconda del materiale.
Ghisa o alluminio? Come cambiano gli strumenti e i prodotti da usare
I termosifoni in ghisa sono molto comuni nelle case più vecchie. Hanno forme più lavorate, sono più pesanti, e tendono ad accumulare molta polvere negli spazi interni. In questo caso, conviene usare strumenti come:
Soffiatore a mano o phon a freddo per smuovere la polvere interna;
Scovolino sottile e lungo per infilarsi tra gli elementi;
Acqua tiepida, aceto e bicarbonato per lavare l’esterno.
I termosifoni in alluminio, invece, sono più moderni, leggeri e hanno superfici più lisce e lineari. Si puliscono con facilità, ma tendono a graffiarsi, quindi:
Usa solo panni morbidi, mai spugne abrasive;
Evita prodotti aggressivi, bastano acqua tiepida e sapone neutro;
Passa un panno antistatico per limitare la formazione di polvere nei giorni successivi.
In entrambi i casi, non usare mai candeggina o prodotti troppo forti, perché possono rovinare la vernice o lasciare aloni. La cosa più importante è la costanza: se li pulisci almeno una volta prima dell’inverno, resteranno belli e funzionanti a lungo.
Pulizia interna: il trucco per eliminare polvere nascosta e aria nei radiatori
Oltre alla pulizia esterna, è fondamentale liberare l’interno del termosifone dalla polvere incastrata e soprattutto dall’aria presente nel circuito, che ne ostacola il corretto funzionamento. Per la polvere interna, come detto, puoi usare un phon a freddo o una pompetta a pressione, dirigendo il getto tra le fessure superiori e inferiori. Posiziona un telo sotto, così raccogli tutto.
Per la pulizia dell’acqua interna, è sufficiente spurare i termosifoni: in alto troverai una valvolina di sfiato. Con una chiavetta apposita o un piccolo cacciavite, aprila lentamente fino a sentire uscire solo acqua e non più aria. Questo va fatto con l’impianto spento e freddo, meglio se partendo dal termosifone più lontano dalla caldaia.
Se l’acqua che fuoriesce è molto sporca o marrone, significa che c’è fango o ossido nel circuito: in quel caso è meglio chiamare un tecnico per un lavaggio completo. Ma se lo fai ogni anno, probabilmente non ce ne sarà bisogno.
Con questi semplici passaggi, il tuo impianto sarà più pulito, più efficiente e consumerà meno gas o energia. E soprattutto, l’aria in casa sarà più salubre e piacevole.
