Pasta Italiana: la classifica delle migliori e peggiori in commercio. Le marche

pasta italiana in commercio
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Foto: pixabay.com

Dopo un servizio di Striscia la Notizia sono emersi dati davvero interessanti e poco rassicuranti riguardanti i tipi di Pasta Italiana migliori e peggiori. Ecco le marche che sono state chiamate in giudizio.

Di cose ne mangiamo molte nell’arco della vita ma non sempre lo facciamo in completa sicurezza e assumendo alimenti genuini.
Purtroppo ciò è legato al fatto che, troppo spesso, gli alimenti da noi cucinati e mangiati, vengono trattati con pesticidi ed altre sostanze nocive. Proprio queste ultime vanno a ledere la loro reale bontà e genuinità.

Molte volte non se siamo neppure consapevoli, e questo è un fatto grave.
Al fine di informare il consumatore e salvaguardare la sua salute, è bene che tutti sappiano quali sono le cose buone da mangiare e quelle che sono da evitare (così dovrebbe essere per ogni alimento), in questo caso vogliamo mettere l’accento sulla Pasta Italiana: alimento ben noto e molto consumato nel nostro paese.

Qualche tempo fa all’ interno della trasmissione Striscia la Notizia, ben nota per il suo impegno nel settore, sono stati diffusi alcuni dati al quanto sconcertanti riguardanti la pasta Italiana. Gli stessi dati si rifanno alla rivista IL SALVAGENTE il quale ha stilato una classifica riguardante i tipi di pasta migliori e quelli peggiori. Ovviamente parliamo di marche ben note e abbondantemente consumate.
Ciò che ne è venuto fuori è che al loro interno è stata riscontrato l’uso si farina contenente una certa quantità di pesticidi e Glifosato.

Max Laudadio durante il servizio ha intervistato il direttore de “Il Salvagente”, a seguito delle indagini condotte è emerso che l’inchiesta ha riguardato 23 diversi tipi di pasta Italiana.
Ma attenzione!
All’interno delle paste esaminate non è stato trovato solamente il glifosato, bensì sono state rinvenute microtossine di  deossinivalenolo le quale sono molto pericoloso per la salute fisica soprattutto se si tratta di bambini.

I valori di tali sostanze sono risultate si sotto la soglia massima prevista dalla legge. Tuttavia erano presenti in un numero superiore a 2: ossia 2 o più sostanze nocive nel medesimo tipo di pasta, e questo è assolutamente nocivo!

In funzione di ciò, la dottoressa Gentilini ha affermato che, seppur i valori fossero sotto la soglia prevista dalla legge, non era rassicurante tanto meno positivo per la salute il fatto che vi fossero due o più pesticidi per ogni tipologia di pasta. Sostanze come: glifosato e clorpirifos (insetticida tossico in particolare per il cervello in via di sviluppo) possono avere gravi danni anche molto gravi sulla salute.

Quali sono i tipi di pasta italiana migliori e peggiori.

Marche di pasta da evitare

Marche di pasta da evitare

Marche di pasta da evitare – screenshot Youtube canale: MypersonaltrainerTv

Le paste risultate peggiori a seguito delle analisi sono risultate quelle dei discount Lidl ed Eurospin.
Difatti al loro interno stato infatti trovati glifosato di glifosato maggiori rispetto alle altre marche.

  • Lidl: contenente 0,049 mg/Kg di Glifosato. La pasta in questione è della Combino
  • Eurospin: con 0,55 mg/Kg di Glifosato. In dettaglio la “Tre mulini” .
    Un giudizio mediocre è stato ottenuto dalla pasta Del verde.

Pasta Italiana mediocre

Nella posizione intermedia della classica troviamo altre tipologie di paste in commercio. Queste sono:

  • Molisana integrale voto 6
  • Granoro voto 6,1
  • Coop con voto 6,2
  • Divella con voto 6,3
  • Barilla con voto 6,4
  • Barilla 5 cereali voto 6,9
  • Garofalo voto 6,7
  • Barilla Bio voto è stato di 7,5

Pasta Italiana migliore

Questa è la parte alta della classifica in cui i valori di glifosato sono davvero molto contenuti. Queste le paste migliori:

  • Alce Nero Bio voto 9
  • Garofalo integrale voto 8,9 pari merito con con
  • Rummo Bio integrale voto 8,9
  • De Cecco Bio voto 8,8
  • Coop Bio con voto 8,7 pari merito con
  • Buitoni con voto 8,7

Purtroppo a rimetterci è sempre il consumatore il quale si trova a dover leggere etichette poco chiare e per nulla trasparenti. Così facendo acquista inconsapevolmente prodotti di dubbia genuinità e li consuma credendoli adatti per se e per la sua famiglia.
Il consumatore deve essere tutelato in quanto ha il sacrosanto diritto di sapere cosa sta mangiando, cosa è contenuto al suo interno, e come vengono prodotte certi alimenti. Vi sono aziende che, scrupolosamente, informano chi acquista grazie alle info che si trovano sull’etichetta, cosa che purtroppo non tutti fanno.
Occhio alla spesa, avere un po’ di attenzione in più è sempre buona abitudine.


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