Tagliere da cucina: una bomba batterica! Ecco tutte le insidie, quale usare e perché

Funghi, cipolle e peperoni su tagliere di legno

Il tagliere da cucina è una bomba batterica. Spesso lo usiamo nel modo sbagliato e con cibi meno adatti. Ecco i comportamenti da evitare e cosa sapere.

Funghi, cipolle e peperoni su tagliere di legno

Funghi, cipolle e peperoni su tagliere di legno

Nelle cucine di tutto il mondo vi è un attrezzo che mai e poi mai può mancare. E’ indispensabile per la realizzazione corretta di certi piatti e il più delle volte ve ne sono numerosi ma anche fatti di materiali diversi a seconda della tipologia di cibo che ci va poggiato sopra. Stiamo parlando del Tagliere da Cucina ma poche persone sanno che questo rappresenta una vera è propria bomba batterica, tanto che è stato qualificato come l’oggetto da cucina più sporco in assoluto. Il tagliere è davvero un mix micidiale di germi e batteri che si annidano in ogni fessura e su ogni taglio presente sulla sua superficie, qualsiasi essa sia.

Sono stati fatti diversi studi, spicca tra essi una ricerca del Sainsbury Home, la quale ha catalogato il tagliere da cucina come un ammazzo di microbi potenzialmente nocivo per la salute alla stregua di strofinacci e spugne.
A peggiorare la situazione vi è il problema che troppo spesso i taglieri vengono utilizzati in malo modo tanto quanto lavati nella maniera più sbagliata possibile, per non parlare della successiva asciugatura!

In commercio ne esistono varie tipologie: taglieri in silicone, in plastica dura, polietilene o in legno. Proprio questi ultimi in legno possiedono una carica batterica maggiore addirittura della tavoletta de WC. Ebbene si!
A seguito di tutto ciò, vi proponiamo delle metodologie per utilizzarli al meglio e mantenerli sempre puliti.

Tagliere da cucina: una bomba batterica! Come mantenerlo pulito

Con l’igiene non si scherza soprattutto quando la superfici da mantenere pulita viene a contatto con una serie di cibi diversi tra loro. Per tali ragioni è fondamentale utilizzare il tagliere nella maniera più corretta possibile così da lasciarlo sempre perfettamente integro e primo di batteri nocivi per la salute.

Una delle cose principali che occorre sapere è che non è buona abitudine non utilizzare lo stesso tagliere per più cibi. E’ preferibile utilizzarne uno diverso per il taglio del pane, uno per la carne e un altro ancora per le verdure.
Vediamo quali sono i comportamenti da non avere.

Mai usare un tagliere di legno per affettare e tagliare verdure e carne

Il legno è un materiale poroso, ragion per cui è portato ad assorbire quanto più possibile sia i liquidi che gli odori del cibo stesso.
Pensate ad esempio di tagliare una cipolla su di una superficie legnosa, o magari pesce o carne (cruda o cotta che sia). Tutti i succhi sprigionati da questi cibi in questione verranno assorbiti irrimediabilmente dal legno e lo impregneranno contaminandolo.

Un alimento che può essere affettato su questa superficie è il pane.
Per tali ragioni se ne sconsiglia il lavaggio anche in lavastoviglie o nel lavandino: non solo assorbirebbero il detersivo, addirittura le alte temperature favorirebbero lo scollamento del materiale.

Per pulire un tagliere di legno è sufficiente applicare di si esso del Bicarbonato e qualche goccia di Limone. Strofinate tutto con una spugna leggermente abrasiva (pulita), poi passiamo sotto l’acqua corrente e lasciamolo asciugare all’aria aperta prima di riporlo nella dispensa! Fate attenzione che sia ben asciutto altrimenti farà della muffa sulla superficie (e questo non deve assolutamente accadere).

Quando usare i tagliere in plastica o silicone e come pulirli

Se dobbiamo affettare delle verdure, tagliuzzare della cipolla o sfiletare del pesce… Se dobbiamo tagliare della carne (cotta o cruda) o affettare salumi la scelta del tagliere deve ricadere sul classico piano in plastica o silicone. Questa sarà certamente più adatto ma indubbiamente più igienico.
Pensate che, in un tagliere mal conservato si è potuto osservare la formazione dell’escherichia coli quindi non sottovalutiamo la scelta della superficie di appoggio.

I taglieri di questo genere solitamente sono fabbricati con il polietilene ed anche se esteticamente sono meno scenici di uno in legno saranno indubbiamente più igienici per varie ragioni:

  1. In primo luogo non assorbono ne i liquidi ne gli odori del cibo
  2. In secondo luogo possono essere lavati senza problemi sia con il detersivo sia in lavastoviglie. In quest’ultimo caso però evitate le elevate temperature in quanto potrebbero deformare il materiale soprattutto se il piano è molto sottile.

Cambiare spesso il tagliere da cucina

Anche se è diventato il vostro preferito e non volete abbandonarlo dovrete desistere.
E’ fondamentale cambiare spesso il tagliere soprattutto quando la sua superficie diventa una mescolanza di graffi e solchi più o meno profondi perché è proprio lì che tendono ad annidarsi germi e batteri. Questo discorsa vale soprattutto se stiamo parlando di taglieri di legno ma è buona abitudine cambiare anche quelli in plastica (magari meno frequentemente rispetto agli altri).

Non scherziamo con la salute, avere un tagliere ben pulito sembra un gioco da ragazzi ma non lo è perché basta davvero poco per contaminarlo e renderlo una bomba batterica.


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