Il professor Giulio Tarro, 82 anni, virologo di fama internazionale, allievo di Albert Sabin (il padre del vaccino contro la poliomielite), ex primario dell’ospedale Cotugno di Napoli, colui che isoló il vibrione del colera e due volte candidato al Nobel per la medicina si è espresso sui social sulla questione mascherine all’aperto, dopo le polemiche degli ultimi giorni:
“Le mascherine all‘ aperto non servono a niente e d‘estate col caldo sono addirittura nocive per la salute. Con la paura di morire stanno togliendo persino ai giovani la gioia di vivere. Un danno enorme per le generazioni future“.
Le mascherine all‘ aperto non servono a niente e d‘estate col caldo sono addirittura nocive per la salute. Con la paura di morire stanno togliendo persino ai giovani la gioia di vivere. Un danno enorme per le generazioni future. @pbecchi @VittorioSgarbi @carlo_taormina @a_meluzzi
— Giulio Tarro (@TarroGiulio) August 17, 2020
Dichiara poi in un suo intervento:
“Le terapie intensive sono vuote ed i decessi si contano sulle dita di una mano. In merito agli ultimi provvedimenti il governo impedisce la ripresa ad una vita normale. I provvedimenti andrebbero presi sempre a monte e non a valle, questa recrudescenza è legata a soggetti che vengono o tornano dall’estero in Italia: turismo ed immigrazione. Come ha detto l’OMS la scorsa settimana ogni Nazione sta attraversando la propria curva, certamente questioni ambientali ed abitudini sociali influiscono sulla diffusione e, ad oggi, non avrebbe significato parlare di seconda ondata“.
Per concludere una stoccata alla politica ed in particolare al governo:
“Il Coronavirus è diventato un virus politico e noi dobbiamo scientificamente opporci“.
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