Indossare la mascherina per troppo tempo fa male? Ecco in quali casi

Con l’inizio della fase 2 siamo costretti ad indossare le mascherine per tutta la durata del turno di lavoro, ma ciò è nocivo? Ecco in quali casi.
lavorare con la mascherina

Con l’allentamento delle restrizioni della fase 2, la stragrande maggioranza delle aziende sta mettendo a disposizione dei propri dipendenti dispositivi di protezione delle vie respiratorie, richiedendo di indossarli durante l’intero turno di lavoro. Infatti con l’imminente riapertura di molti uffici e attività commerciali, i lavoratori saranno costretti a indossare i dispositivi di protezione individuale per molte ore al giorno.

Inoltre, luogo di lavoro a parte, mettere la mascherina è ormai divenuta una pratica comune per tutti, dall’ultimo DPCM del 26 aprile è diventato obbligatorio metterla in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico. Ma indossarla per un tempo molto prolungato causa problemi per la salute?

Molti esperti ci mettono in guardia dall’indossare per troppe ore le mascherine, la loro tesi sarebbe che esse portano a respirare troppa anidride carbonica, sostanza che normalmente espelliamo per inspirare ossigeno.
Uno di questi è il “Dr. Dennis A. Castro” ha scritto sul giornale nigeriano Vanguard che l’uso prolungato delle mascherine facciali causa ipossia:

Respirare più e più volte l’aria espirata si trasforma in anidride carbonica, ed è per questo che ci sentiamo storditi. Questo inebria l’utente e molto di più quando deve muoversi, eseguire azioni di spostamento. Ciò rovoca disagio, perdita dei riflessi e del pensiero cosciente. Genera una grande stanchezza. Inoltre, la carenza di ossigeno provoca la disgregazione del glucosio e l’aumento dell’acido lattico in pericolo”. Ma è sempre cosi?

In base alla tipologia, le mascherine possono presentare diversi effetti collaterali se indossate per molto tempo, a carico del sistema respiratorio e cutaneo, specie negli ambienti di lavoro.
Il Dott. Paolo Esposito, specialista in Medicina del Lavoro e medico competente di più di duecento aziende su tutto il territorio nazionale, in una intervista ai microfoni di Fanpage ha dichiarato quanto segue:

“Un uso prolungato può portare a varie manifestazioni cliniche legate alle caratteristiche e alla durata dell’applicazione sul viso. Per questo è importante scegliere la giusta tipologia in funzione del rischio cui si è esposti, non solo al lavoro ma anche quando si praticano attività motorie”.

Per quanto riguarda la tipologia di mascherina da scegliere il dottore ha in pratica evidenziato il fatto che più le mascherine sono efficienti, aderenti e filtranti, più hanno una ridotta respirabilità e c’è quindi il rischio, per l’appunto, di respirare troppa anidride carbonica se usate per troppo tempo.
Sono consigliate infatti al lavoro mascherine chirurgiche e FFP2, mentre le FFP3 non dovrebbero assolutamente essere indossate per troppo tempo.

Riferendosi alle mascherine chirurgiche ha dichiarato:
<<Se parliamo di mascherine chirurgiche, cioè quelle che di solito si utilizzano in ambito medico – sappiamo che hanno una capacità filtrante pressoché totale verso l’esterno (superiore al 95% per i batteri) ma una ridotta efficienza filtrante verso chi le indossa, di circa il 20%, principalmente a causa della scarsa aderenza al volto e delle caratteristiche del tessuto di cui sono costituite.
Queste mascherine hanno quindi una resistenza respiratoria molto più bassa e certamente non paragonabile a quella delle mascherine a più alta efficienza filtrante, per cui non abbiamo particolari problemi nella respirazione, soprattutto svolgendo le attività quotidiane di vita e di lavoro>>.

Invece sulle mascherine FFP2 E FFP3 dichiara:
<<Le mascherine FFP2 sono ben tollerate dalla maggior parte dei soggetti mentre le FFP3 possono esserlo meno poiché l’aria espirata si accumula al loro interno, inumidendo il materiale delle stesse e rendendo più complicata la respirazione. Inoltre, progressivamente, tenderà a salire la concentrazione di anidride carbonica dell’aria inspirata. Da questa deriva la sensazione di affanno e fame d’aria legata a un uso prolungato>>.

Infine da alcuni consigli per evitare danni a livello cutaneo derivati dall’uso prolungato della mascherina:
<<Se sappiamo di dover indossare la mascherina a lungo, un consiglio può essere quello di utilizzare una crema barriera lenitiva almeno nell’area delle orecchie o nei punti più critici per assorbire l’umidità in eccesso e mantenere la pelle asciutta, proteggendola dagli sfregamenti e limitando così i danni>>.

E per quanto riguarda lo sport afferma:
<<Se ci riferiamo a chi pratica sport all’aperto, come ad esempio ai runner, la mascherina di certo non è indicata durante un’attività motoria sostenuta. Chi si sottopone a uno sforzo fisico, con mascherina che copre naso e bocca, respirerà progressivamente una quantità maggiore di anidride carbonica che porta a modifiche importanti dell’equilibrio acido/base del corpo, con sintomatologia che va dai capogiri al mal di testa, fino ad arrivare a stati confusionali e allo svenimento>>.


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